domenica, Maggio 4, 2025

Educazione al rispetto ambientale, a Borgo San Martino un roseto e giardini botanici

Il racconto di questi giovani romani capitanati da Daniele, Alessandro e Luigi rappresenta un esempio ispirante di impegno e passione per la tutela ambientale e la valorizzazione culturale. La loro scelta di stabilirsi a Cerveteri, acquistando un casale immerso in cinque ettari di terreno, segna l’inizio di un progetto ambizioso di recupero e conservazione della biodiversità locale. Attraverso la creazione di un’Associazione di Promozione Sociale (APS) chiamata E.R.A. (Educazione al Rispetto Ambientale), hanno strutturato un’attività che unisce tutela della natura, educazione e cultura. L’attenzione rivolta a specie a rischio di erosione genetica, come alberi da frutto antichi, vitigni autoctoni, cereali tradizionali e piante floreali storiche, testimonia il loro impegno nel preservare un patrimonio agricolo e botanico di grande valore. Il progetto si sviluppa nei contesti di Borgo San Martino, con la creazione di un roseto e di giardini botanici, dove ogni pianta racconta una storia e contribuisce a mantenere viva la memoria agricola del territorio. Parallelamente, le attività culturali e sociali, come concerti, progetti educativi per bambini e ragazzi, esperienze scoutistiche e iniziative europee, rafforzano il senso di comunità e di appartenenza, favorendo uno scambio culturale e generazionale. L’obiettivo di questa iniziativa è costruire una comunità giovane, attiva e radicata nelle proprie tradizioni, ma con uno sguardo rivolto al futuro. La creazione di un ostello per accogliere giovani europei in viaggio e studio rappresenta una preziosa opportunità di scambio culturale e di crescita personale, immersi nella natura e nella cultura italiana. In definitiva, questa storia dimostra che Cerveteri non è solo terra di storia e archeologia, ma anche un luogo fertile per il futuro, dove i giovani, con coraggio e visione, investono per costruire un domani più sostenibile, rispettoso e ricco di prospettive. È un esempio concreto di come l’amore per le radici possa essere il punto di partenza per progetti di rinascita e innovazione.

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