L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito un’infrastruttura militare in Siria. Si tratta, si legge in una dichiarazione, di “un sito militare, cannoni antiaerei e infrastrutture missilistiche terra-aria. L’esercito – si legge ancora – continuerà ad agire, se necessario, per difendere i civili israeliani”. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, un civile è rimasto ucciso. Gli attacchi sono avvenuti dopo sanguinosi combattimenti nei pressi di Damasco e nel sud del paese, al confine con Israele, che hanno coinvolto combattenti della minoranza drusa, la cui causa è stata sposata da Israele. Gli Stati Uniti, Israele e i rappresentanti di una nuova fondazione internazionale sono vicini a un accordo su come riprendere la distribuzione degli aiuti umanitari ai palestinesi a Gaza senza che questa sia controllata da Hamas, lo ha riferito nella notte Axios, citando due funzionari israeliani e una fonte statunitense. L’esercito israeliano ha riferito di aver intercettato un missile proveniente dallo Yemen, il cui lancio ha fatto scattare le sirene antiaeree a Gerusalemme e in altre parti di Israele, mentre i ribelli Houthi yemeniti hanno segnalato diversi attacchi statunitensi alle loro posizioni. “In seguito alle sirene che hanno recentemente risuonato in diverse zone di Israele, e’ stato intercettato un missile lanciato dallo Yemen”, ha affermato l’esercito israeliano in una breve dichiarazione su Telegram. Da parte sua, l’agenzia di stampa ufficiale degli Houthi, Saba, ha riferito di attacchi nella notte attribuiti agli Stati Uniti sulla capitale Sanaa, sul distretto vicino di Bani Hashish e a Khab al-Shaaf (nord). A fine aprile il Pentagono ha dichiarato di aver colpito piu’ di 800 obiettivi nello Yemen da meta’ marzo, uccidendo centinaia di “combattenti” Houthi, tra cui diversi leader dei ribelli. Oltre 20 attacchi israeliani hanno preso di mira siti militari in tutta la Siria questa notte, “gli attacchi più violenti dall’inizio dell’anno”, ha affermato l’osservatorio siriano per i diritti umani. “Più di 20 attacchi israeliani hanno preso di mira magazzini e siti militari a Deraa, vicino a Damasco, e nelle regioni di Hama e Latakia”, ha affermato l’osservatorio. “Questi raid sono i più violenti dall’inizio dell’anno”, ha aggiunto l’Ong.
Nuovi attacchi israeliani in Siria. Idf: intercettato missile lanciato da Yemen
