L’inizio della stagione estiva a Ladispoli e Cerveteri si presenta con diverse problematiche che rischiano di compromettere l’esperienza balneare dei cittadini e dei turisti. Sul lungomare Marco Polo di Ladispoli, i lavori per completare la passerella che collega tutto il tratto costiero sono ancora in corso, con i lavori per la pista ciclopedonale che sembrano interminabili e un quadro di degrado persistente, come lamenta Marco Lazzeri, titolare dello stabilimento Tritone. L’attesa di qualche settimana per l’apertura mostra come i lavori pubblici siano ancora lontani dall’essere conclusi. A Marina di Palo, il simbolo dell’incuria è il chioschetto chiuso da mesi, a causa della scadenza della convenzione con il Comune e dell’attesa di un nuovo bando di gestione. I residenti, tra cui Fabio, denunciano anche il degrado lasciato dagli incivili che abbandonano rifiuti nell’area esterna, evidenziando un senso di incuria e maleducazione che grava sull’ambiente pubblico. Un’altra criticità riguarda l’organizzazione delle attività di salvataggio: dall’17 maggio, data di apertura ufficiale della stagione balneare, è previsto l’obbligo di impiegare bagnini in tutti gli stabilimenti, fino al 21 settembre. Tuttavia, la carenza di personale qualificato rappresenta un problema diffuso, tanto che molti stabilimenti e spiagge libere a Ladispoli e Cerveteri non sono ancora dotati di sorveglianza. La Regione Lazio, con fondi specifici (100mila euro per Ladispoli e 80mila per Cerveteri), ha predisposto postazioni alla Baywatch con bagnini, ma queste saranno operative solo da giugno o luglio, e le spese sono vincolate alla stagione balneare 2025, dal 1 maggio al 30 settembre. In sintesi, tra cantieri ancora aperti, strutture in stato di abbandono e carenze di personale di salvataggio, l’avvio dell’estate si presenta con molte sfide che necessitano di interventi rapidi e concreti per garantire sicurezza e decoro alle spiagge della zona.
