martedì, Maggio 6, 2025

Gianluca Paolacci: “Per Cerveteri non mi risparmierò mai, questo significa fare politica”

Gianluca Paolacci, consigliere comunale di Cerveteri, eletto il 12 giugno 2022 nella lista civica “Belardinelli Sindaco”, è oggi tra le voci più attive dell’opposizione. Classe 1970, originario di Civitavecchia, Paolacci siede in Consiglio dal 13 luglio 2022 e in questi primi due anni di mandato si è distinto per la sua costante presenza e per un’attenta attività di vigilanza sull’operato della maggioranza. In questa intervista affronta i temi più caldi del dibattito politico cittadino, senza risparmiare critiche ma anche proposte. Abbiamo incontrato Gianluca Paolacci, consigliere comunale di Cerveteri, eletto il 12 giugno 2022 nella lista civica “Belardinelli Sindaco”, oggi tra le voci più attive dell’opposizione. Classe 1970, Paolacci siede in Consiglio dal 13 luglio 2022 e in questi primi due anni di mandato si è distinto per la sua costante presenza e per un’attenta attività di vigilanza sull’operato della maggioranza. In questa intervista affronta i temi più caldi del dibattito politico cittadino, senza risparmiare critiche ma anche e soprattutto proposte.

Partiamo dal principio: cosa l’ha spinta a candidarsi nel 2022 e a entrare in politica?

“L’amore per la mia Città. Spero che in questa frase si possano immaginare le mille motivazioni per cui ho fatto questa scelta. Una scelta che cambia la vita. La politica fatta con amore e passione ti fagocita. Ma se tieni botta ti da anche delle soddisfazioni importanti”. 

È alla sua prima esperienza in Consiglio comunale: quali sono state le difficoltà iniziali e le soddisfazioni più grandi fino a oggi?

“La difficoltà più grande, sicuramente abituarmi a gestire le situazioni da un punto di vista politico visto che ero alla prima esperienza. Capire la macchina amministrativa come gira, capire alcuni meccanismi che dall’esterno non puoi conoscere ma che dall’interno non puoi non conoscere. La soddisfazione più grande, aver portato forse un po’ di entusiasmo. Alcune iniziative oggi sono diventate appuntamenti attesi e apprezzati dalla città e dai cittadini. Aver contribuito in modo decisivo alla sopravvivenza del Cerveteri calcio. Aver creato sinergia tra alcune frazioni (vedi Due Casette, Borgo del Sasso e Marina di Cerveteri, ma anche Borgo San Martino) aiutandoci e sostenendo l’un l’altro. Aver dato il via ad alcune belle iniziative con le scuole e coinvolgere i bambini e cercare di far conoscere le nostre bellezze e tradizioni. Ecco la soddisfazione di aver fatto qualcosa per cui avevo scelto di candidarmi. Ossia dare un contributo alla mia città. E dal l’opposizione purtroppo più di tanto non puoi. E allora iniziative, eventi importanti e qualche risultato sul territorio fanno sì che mi possa sentire soddisfatto fino ad oggi”. 

In questi anni ha mostrato una forte presenza sul territorio e tra i cittadini. Quali sono i temi che le stanno più a cuore?

“La presenza è costante grazie al grande lavoro che svolgiamo, parlo plurale perché dietro c’è un grande gruppo di amici e di persone che sono dedite al bene della città. E che senza se e senza ma si rimboccano le maniche e lavorano. Senza di loro sarebbe davvero tutto più complicato. I temi a cui tengo maggiormente sono tanti. Purtroppo la vecchia e l’attuale amministrazione ci mette nella condizione di avere l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i temi più importanti da affrontare. Ne hanno lasciati troppi indietro. Davvero troppi. Sicuramente però c’è da fare immediatamente una inversione di tendenza nello sviluppo socio-economico alla città. Ci vogliono progetti che coinvolgono i cittadini in modo fattivo, ci vuole decisamente più amore per il proprio territorio e per il decoro urbano, più attenzione nei confronti dei più deboli e dei meno fortunati, (pensate che se un disabile volesse parlare con il sindaco non potrebbe farlo nel suo ufficio per le barriere architettoniche. E’ solo un esempio, il più eclatante ma ce ne sarebbero una infinità), lavorare per le scuole. Provare a costruire un plesso scolastico che possa ospitare i bambini della nostra città in una struttura all’avanguardia. Moderna dove i nostri ragazzi possano passare le ore di scuola in modo dignitoso ed agiato, rilanciare il turismo, l’agricoltura (ho proposto e spingo sulla realizzazione di un mercato coperto stabile dove poter far conoscere le nostre eccellenze), una scuola di arti e di mestieri (per i ragazzi che non vogliono continuare gli studi oltre quelli di legge), nello sport (un palazzetto), nella cultura (un teatro) e soprattutto nella quotidianità (sicurezza, viabilità, etc), nelle frazioni che sono una parte fondamentale della nostra città ma che spesso, troppo spesso vengono dimenticate ed abbandonate a se stesse. Mi fermo ma potrei continuare davvero a lungo”. 

Il suo ruolo è quello di consigliere di opposizione: come giudica l’operato dell’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Elena Gubetti? E dove pensa si possa fare di più?

“Negativo, una gestione aleatoria. Incerta ed approssimativa. Mancanza assoluta di programmazione e progettualità. Estemporaneità. Mancanza di idee e di lungimiranza per uno sviluppo attuale ma soprattutto in prospettiva. Tante promesse, pochi – anzi pochissimi – fatti. Si può fare di più, sempre. Non dico sia facile amministrare, attenzione. Ma ci si deve provare. Si deve avere il coraggio nelle scelte e fare. Bisogna fare. Anche sbagliate ma fare. Ecco, bisogna migliorare nel coraggio di fare. Cosa si potrebbe fare… credo di aver risposto nella domanda precedente e non vorrei ripetermi”. 

C’è un progetto o una proposta che ha già portato all’attenzione del Consiglio e a cui tiene particolarmente?

“Ho portato insieme ai miei colleghi di opposizione diverse proposte. Proposte tese al

Miglioramento della quotidianità. Le strade, i cimiteri, la sicurezza, i trasporti, lo sviluppo economico ed il rilancio di una economia oramai insabbiata e dormiente da troppi anni, un nuovo piano regolatore perché l’ultimo è fermo al 1985 mi sembra. Ci sono davvero tante priorità a Cerveteri”.

Guardando avanti: qual è la sua visione per Cerveteri nei prossimi anni? Che città immagina?

“Guardando avanti vedo per fortuna una città bellissima. Non riesco a vedere Cerveteri brutta perché non lo è per natura. Ricordo quando Cerveteri ci ha fatto passare anni meravigliosi, quando eravamo ragazzi ed era viva ed effervescente. I punti di incontro della città erano sempre pieni di gente. Locali alla moda, due cinema, un ospedaletto che poteva ospitare per le prime cure, scolaresche che andavano e venivano in continuazione a visitare Necropoli e Città. Ecco, per il futuro vorrei vedere una città con più entusiasmo. Dove la gente non si debba solo lamentare ma godersi la quotidianità. Investire tanto nello sviluppo del turismo, del commercio, dell’agricoltura e dell’edilizia. Ecco voglio vedere, anzi rivedere Cerveteri viva”.

Siamo ormai proiettati alle elezioni del 2027. Il suo nome sarà sicuramente uno di quelli da “prima linea” nel prossimo progetto del centrodestra a Cerveteri. Ma secondo lei fino a che punto? Se le proponessero la candidatura a Sindaco, accetterebbe, si sentirebbe pronto?

“Faccio parte di un partito politico e di un gruppo di opposizione. Faccio parte di una coalizione composta da partiti dove militano persone molto più esperte e competenti di me. Non sono uno che si tira indietro quando c’è da metterci la faccia. Se me lo proponessero significherebbe che il gruppo crede in me e ne sarei sicuramente soddisfatto e fiero. Sarebbe già una grande soddisfazione per me”.

Cosa pensa manchi oggi alla politica locale per essere davvero vicina ai cittadini?

“Credo manchi la credibilità. Ma questo purtroppo non solo a livello Comunale. La politica è bellissima secondo me. Ma negli ultimi anni ha perso di credibilità. Bisogna lavorare affinché la gente si riavvicini alla politica. Perché la politica è in ogni cosa che si fa. E pensare che la politica faccia schifo o che sia tutto marcio è decisamente sbagliato ed ingiusto per chi la fa credendo in essa. Bisogna lavorare lavorare lavorare per cercare di far ricredere i detrattori della politica”. 

Un messaggio ai suoi elettori e a chi oggi la osserva con crescente attenzione?

“Nessun messaggio. Solo un saluto affettuoso e un grazie di cuore a voi per il tempo che mi avete dedicato e a quelle persone che credono in me e mi sono vicine dedicandomi del tempo”.

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