giovedì, Maggio 8, 2025

India-Pakistan, sull’orlo di una guerra totale. Islamabad: Contatti tra consiglieri sicurezza

Il vice primo ministro e ministro degli Esteri pakistano Ishaq Dar ha dichiarato che “ci sono stati contatti” tra i consiglieri per la sicurezza nazionale dell’India e del Pakistan, in un contesto di escalation delle tensioni tra le due nazioni confinanti. “Ci sono stati contatti tra i due”, ha risposto Dar in un’intervista all’emittente turca TRT quando gli e’ stato chiesto del dialogo tra i due consiglieri. “La sovranita’ nazionale, l’integrita’ territoriale, la dignita’ della nazione non hanno prezzo. Se c’e’ un atto di guerra da parte dell’altra parte, ci sara’ una risposta”, ha aggiunto il ministro pakistano. La vincitrice pakistana del Nobel per la pace Malala Yousafzai ha lanciato un appello a Pakistan e India perche’ allentino la tensione. “L’odio e la violenza – ha scritto su X – sono i nostri nemici comuni, non gli uni contro gli altri”. “Invito con forza – ha aggiunto – i leader di India e Pakistan a intraprendere iniziative per ridurre le tensioni, proteggere i civili, soprattutto i bambini, e unirsi contro le forze della divisione”. Nel 2012 Malala, attivista per i diritti delle donne, venne ferita alla testa con un colpo di pistola sparato da un talebano, mentre in pullman tornava a casa da scuola. Curata in Pakistan e poi in Inghilterra, l’attivista ha dedicato la sua vita a sostenere i diritti all’istruzione per le donne in tutto il mondo. Sui social indiani corre l’interrogativo sull’abbattimento di jet da combattimento indiani, che sarebbero stati fatti precipitare ieri dal Pakistan in reazione all’Operazione Sindoor, l’attacco missilistico lanciato dall’India su nove siti pachistani. Mentre Islamabad ha affermato che il suo esercito avrebbe atterrato almeno cinque aerei indiani, New Delhi non ha espresso alcun commento ufficiale sulla notizia. Testimoni oculari indiani tuttavia hanno raccontato di avere visto a terra resti di almeno due aerei non identificati, uno nello stato del Punjab, l’altro in Kashmir. La Cnn cita una fonte dell’intelligence francese che conferma che il Pakistan avrebbe colpito un Rafale indiano; la Reuters e il New York Times citano ufficiali indiani che sostengono che sono almeno due gli aerei indiani che sono stati abbattuti mercoledì mattina. Oltre a rilanciare questa notizia, sui social indiani in molti affermano che ieri mattina sulla rete circolavano immagini di aerei abbattuti: immagini che sarebbero state poi rimosse nel corso della giornata. Il Pakistan risponderà agli attacchi indiani colpendo bersagli militari e non civili. Lo ha detto il ministro della difesa pachistano Khawaja Asif nell’intervista rilasciata a Geo News. Il premier di Islamabad, Mian Muhammad Shehbaz Sharif invece ha affermato che “l’India subirà le conseguenze per l’attacco vigliacco e codardo” messo a segno contro cinque siti in Pakistan. Come riferiscono i media internazionali, il premier ha sottolineato che “forse pensavano che ci saremmo ritirati, ma hanno trascurato il fatto che questa è una nazione costruita sul coraggio”. Nel “vile attacco perpetrato dall’India, ci sono stati feriti e sono stati uccisi degli innocenti. Abbiamo appena concluso i riti funebri per un bambino ucciso, Irtaza Abbas, di sette anni”, ha detto. Un portavoce dell’esercito pakistano ha aggiornato da 26 a 31 il bilancio delle vittime degli attacchi missilistici. Il tenente generale Ahmed Sharif Chaudhry, durante un briefing con i giornalisti, ha detto che altre 57 persone sono rimaste ferite a causa degli attacchi.

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