La polemica sulla nuova pista ciclabile di Ladispoli si fa sempre più forte, evidenziando forti malumori tra automobilisti, residenti e diverse associazioni cittadine. Nonostante il valore positivo attribuito alle ciclabili come strumento di mobilità sostenibile, molte criticità emergono riguardo alla progettazione e all’impatto sul territorio. Le principali preoccupazioni riguardano:
- Disagi al traffico e alla viabilità: La chiusura temporanea delle strade per lavori ha causato congestioni, creando disagi quotidiani ai cittadini. La presenza di cantieri anche al mercato ortofrutticolo di via Ancona e nei giardini in direzione sud ha alimentato le proteste.
- Perdita di posti auto: La decisione di sacrificare parcheggi in vie come Rapallo, Oneglia e Taranto per collegare via Venezia alla stazione ferroviaria ha suscitato insoddisfazione tra chi si trova a dover rinunciare a spazi di sosta strategici.
- Perplessità sulla progettazione e trasparenza: Il consigliere comunale del Pd, Crescenzo Paliotta, critica l’assenza di un dibattito pubblico e di discussioni in commissione o in consiglio comunale riguardo alla scelta del percorso, sottolineando che sono stati commessi errori, come il passaggio della pista sugli spazi dei produttori agricoli del mercato giornaliero.
- Critiche dell’associazione Ladispoli Sostenibile: Questa evidenzia come la mancanza di una visione condivisa di mobilità abbia portato a interventi disorganici, con cantieri che si aprono e chiudono frequentemente e tracciati modificati secondo convenienze di alcune categorie, trascurando le esigenze di scuole, mercati e residenti.
- In sintesi, mentre l’obiettivo di promuovere una mobilità più sostenibile è condiviso, la realizzazione attuale della ciclabile a Ladispoli appare criticata per mancanza di pianificazione partecipata, impatti negativi sulla viabilità e sui servizi cittadini, e per decisioni che penalizzano alcune categorie di utenti. Resta da vedere se l’amministrazione saprà ascoltare le diverse voci e migliorare il percorso, rendendolo più condiviso e meno invasivo per la città.