domenica, Maggio 11, 2025

Anpi, sabato 17 maggio a Tarquinia un mega corteo per esprimere solidarietà al popolo palestinese

Un’importante manifestazione di solidarietà e protesta prevista per sabato 17 maggio a Tarquinia, in Italia, contro il genocidio e le sofferenze del popolo palestinese. L’evento si svolgerà da piazza Matteotti a piazza Cavour e vedrà la partecipazione di 14 sezioni dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e della sezione provinciale di Viterbo. Emergency e Amnesty International saranno i principali relatori che concluderanno la manifestazione, sottolineando l’importanza di questa iniziativa nel contesto internazionale. Il testo evidenzia come la situazione a Gaza sia una crisi umanitaria grave e prolungata, con oltre due milioni di persone intrappolate in condizioni disperate, vittime di bombardamenti, distruzione di infrastrutture essenziali e violazioni dei diritti umani. La relatrice ONU Francesca Albanese spiega che il genocidio non è un singolo atto, ma un processo che comporta atti intenzionali di distruzione di un gruppo etnico o religioso, come definito dall’ONU nel 1948. Anche se il termine “genocidio” può essere contestato, la gravità della crisi e delle sofferenze è innegabile. L’appello principale è rivolto alla solidarietà dei cittadini, invitandoli a manifestare il loro sdegno e la loro vicinanza al popolo palestinese, che da 77 anni resiste alle aggressioni. Si denuncia il silenzio e l’indifferenza dell’Occidente, che invece supporta militarmente e mediaticamente le operazioni israeliane, nonostante i crimini di guerra e contro l’umanità riconosciuti dalla Corte Penale Internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Si evidenzia anche il blocco dell’accesso ai media a Gaza, con il rischio che le testimonianze dei giornalisti siano state uccise o impedite, e si denuncia la grave crisi umanitaria: mancanza di cibo, acqua e medicine, con molti bambini morti di malnutrizione. L’appello finale è alla solidarietà e all’azione collettiva: “Unitevi a noi”, per dare voce e attenzione a Gaza e al suo popolo martoriato.

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