Focus in quarta commissione sui contributi, tramite convenzione, per le iniziative culturali. Un metodo, quello delle convenzioni, che sembra essere appannaggio quasi esclusivo del settore Cultura. Infatti, nonostante in altri ambiti amministrativi l’orientamento sia quello di procedere a elargire contributi diretti, l’assessore e vicesindaco Alfonso Antoniozzi continua a privilegiare il sistema delle convenzioni e in quarta commissione ha portato la proposta di ampliare il numero di associazioni ed enti che potranno usufruire dei fondi stanziati nei bandi comunali. Naturalmente tramite convenzioni. Una scelta che l’amministratore comunale ha argomentato sotto l’aspetto pratico e organizzativo perché «avere più realtà convenzionate renderebbe più snello redigere il bando culturale estivo e consentirebbe alle stesse associazioni di programmare per tempo gli eventi sapendo di poter contare su un’entrata già certa». Tasto dolente quello dei finanziamenti per le iniziative che dovrebbero rientrare nel calendario estivo. L’incertezza sull’entità dei fondi a disposizione dilata i tempi di programmazione degli eventi culturali. Anche quest’anno se ne inizia a discutere a maggio, a primavera ormai inoltrata. Il vicesindaco ha sottoposto alla commissione la proposta di creare due tipi di bandi, di cui uno dedicato all’ingresso di nuove realtà che da anni realizzano iniziative culturali in città. Fissando dei paletti meno restrittivi rispetto agli attuali, che prevedono l’accesso alle convenzioni solo ad associazioni operanti nel settore da almeno 10 anni e con un budget non inferiore ai 30mila euro. Antoniozzi intende aprire anche a realtà ‘minori’ ma comunque di provata esperienza e con un budget di 10mila euro. E per evitare di incappare in questioni di “concorrenza” impari, ha proposto appunto di indire due distinti bandi. Differenti anche le somme, ipotizzate al momento dall’assessore, che sarebbero messe a disposizione: «circa 125mila euro per le realtà già convenzionate e attorno agli 80mila per le nuove». L’idea di due diversi bandi, è doveroso sottolineare, è scaturita a seguito delle osservazioni da parte dell’opposizione, in particolare dal capogruppo di Fratelli d’Italia Laura Allegrini, che hanno portato a una ‘miglioria’ della proposta originaria illustrata da Antoniozzi. Miglioria, su cui ha concordato la maggioranza, che però non è stato possibile inserire subito nel testo del regolamento perché, secondo l’interpretazione del regolamento comunale da parte dell’amministrazione Frontini, non si possono presentare emendamenti in commissione. Bisogna attendere il passaggio in consiglio comunale, ritenuto l’unica sede deputata per presentare modifiche. Una situazione paradossale stigmatizzata per l’ennesima volta dalla minoranza che è tornata a ribadire una domanda ormai diventata consuetudine: «Che senso ha riunire le commissioni, se non si può intervenire in merito all’argomento trattato?». La questione naturalmente è sfociata in un déja vu con annesso acceso dibattito tra maggioranza e opposizione, con quest’ultima che non riesce a rassegnarsi all’incongruenza di dover votare in commissione un testo che già si sa che sarà poi emendato in sede di consiglio. La minoranza ha quindi deciso, pur essendo favorevole al documento, di astenersi. Il regolamento per l’erogazione di contributi e ausili finanziari, contenente anche le integrazioni relative alle convenzioni, è stato approvato a maggioranza. Per ulteriori osservazioni ed emendamenti si dovrà attendere che torni a riunirsi l’intero parlamentino di Palazzo dei Priori. E l’estate è dietro l’angolo.