Minacce quotidiane, frasi di una violenza inaudita e un clima di terrore in famiglia. È la storia che ha come vittima Roberto Pompi, imprenditore romano noto come il re del tiramisù. A rivolgergli insulti e richieste di denaro sarebbe stato il cognato, fratello della moglie, oggi arrestato con le accuse di estorsione e tentata estorsione. Tra le minacce riportate nell’ordinanza del Gip di Velletri si legge: “Come ti prendo, ti taglio la testa col coltello del pane” e ancora “Ti do 30 coltellate in faccia”.
L’uomo, 41 anni, con precedenti per violenza e porto abusivo d’armi, avrebbe messo sotto pressione la coppia anche con richieste economiche: “Il 2 maggio mi porti in gioielleria, mi dai i soldi e parto. Se no, vengo là adesso”. L’imprenditore e la moglie, stremati, lo hanno denunciato. Il giudice parla di “violenza e aggressività elevate”, di una persona che “non ha alcuno scrupolo, nonostante le vittime siano la sorella e il cognato che lo hanno aiutato in ogni modo”. Secondo la ricostruzione, Pompi aveva provato ad aiutarlo anche assumendolo in azienda e prestando 30mila euro per un’attività. Ma, si legge ancora nell’ordinanza, “l’indagato ha sperperato tutto e non è mai riuscito a mantenere un minimo di disciplina”. Ora è in carcere.
Estorsioni e minacce al re del tiramisù: arrestato il cognato di Roberto Pompi
