Un detenuto in regime di Alta Sicurezza nel carcere di Frosinone è al centro di un’inchiesta condotta dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, che ha rivelato come l’uomo, nonostante la detenzione, continuasse a gestire attività criminali per conto del clan Lo Russo. Nel 2021, il detenuto è riuscito a procurarsi una pistola all’interno del carcere tramite un drone, utilizzata poi per sparare contro altri tre detenuti. Le indagini hanno evidenziato come, attraverso l’uso di cellulari clandestini, l’uomo mantenesse i contatti con l’esterno, coordinando traffici di droga e armi all’interno di diverse strutture penitenziarie italiane. L’operazione ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il detenuto, con le accuse di associazione mafiosa, porto e detenzione di arma, tentato omicidio, violenza privata a pubblico ufficiale, corruzione. Il tentato omicidio nei confronti di tre reclusi risale al 19 settembre 2022.
Pistola in cella con il drone, tentò di uccidere tre detenuti
