martedì, Maggio 13, 2025

Sanità, contro il depotenziamento dell’ospedale “Riuniti” di Anzio l’appello di centosettanta dipendenti 

Il documento dei dipendenti dell’ospedale “Riuniti” di Anzio rappresenta un forte appello alle istituzioni per affrontare la grave crisi sanitaria che interessa il territorio del litorale romano, all’interno dell’Asl Roma 6. La lettera evidenzia come il progressivo depotenziamento dell’ospedale – con riduzione dei posti letto, chiusura di reparti, diminuzione di servizi specialistici e carenza di personale – abbia compromesso la qualità e l’accessibilità delle cure per migliaia di cittadini, oltre a mettere sotto pressione gli operatori sanitari, soggetti a stress, aggressioni e calo di motivazione. Il testo sottolinea l’urgenza di un intervento concreto e immediato, chiedendo:

  • Potenziamento delle strutture e dei servizi dell’ospedale “Riuniti” di Anzio-Nettuno.
  • Assunzioni stabili di personale qualificato.
  • Misure per riequilibrare le disparità territoriali e garantire condizioni di lavoro e di assistenza eque e di qualità, nel rispetto del diritto alla salute sancito dalla Costituzione. L’appello si inserisce nel contesto di una pianificazione sanitaria che, secondo i firmatari, penalizza il territorio del litorale, creando disparità e minando il principio di equità nell’erogazione delle cure. La richiesta è di mettere al centro la tutela della salute pubblica, senza considerazioni esclusivamente economiche, e di garantire sicurezza e qualità sia per i cittadini che per gli operatori sanitari. Il documento arriva in un momento di particolare attenzione, in vista della Conferenza dei sindaci della Asl Roma 6 convocata per il giorno successivo, rappresentando un chiaro segnale di preoccupazione e di richiesta di azioni concrete per invertire questa tendenza negativa e rafforzare il sistema sanitario locale.

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