La polizia postale di Roma, al culmine di una vasta operazione per sgominare una rete di pedofili che si scambiavano materiale pedopornografico on line, ha arrestato un sacerdote noto per aver fondato la nazionale sacerdoti di calcio. Si tratta del parroco di un paese della Bassa bresciana, che nel 2019 portò l’intera nazionale a Roma a incontrare Papa Francesco. Proprio a Papa Bergoglio consegnò la maglia della squadra. Ora è da qualche giorno agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Nel suo telefono cellulare gli inquirenti hanno trovato fotografie esplicite di canali Telegram ai quali il sacerdote bresciano cinquantenne era iscritto. Circa 1500 file tra foto e video di minori che il prete, nell’interrogatorio di convalida dell’arresto, ha ammesso di aver scambiato in rete in canali pedopornografici. La prima reazione è stata della diocesi di Brescia con il vescovo Pierantonio Tremolada che ha immediatamente sospeso il religioso: “quanto riscontrato dalle autorità competenti dovrà giustamente essere valutato, ma pone don Jordan in una posizione estremamente delicata”, ha spiegato la diocesi che poi ha precisato: “non sono in alcun modo coinvolti minori della comunità parrocchiale e non sono state individuate condotte inappropriate nei confronti delle persone a lui affidate nella cura pastorale”. Allo stato le indagini avrebbero evidenziato solo la commissione di reati on line e non risulterebbero denunce contro il parroco.