È ancora alta la tensione in Libia dove migliaia di manifestanti si sono recati sotto la sede del governo di unità nazionale per chiedere le dimissioni del premier Abdelhamid Dbeibah. Lo riporta il “The Libya Observer” aggiungendo che “manifestanti violenti hanno circondato l’edificio governativo a Sikka road e hanno tentato di entrare, sfondando le recinzioni e lanciando pietre contro gli agenti di sicurezza”, e descrivendo la situazione come “ancora tesa”. Nei video degli attivisti sui social si può vedere e sentire i manifestanti cantare cori che invocano la “caduta del governo”. Durante l’attacco un agente di polizia è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco sparati da ignoti mentre svolgeva servizio di sicurezza presso la sede del governo a Tripoli. Lo ha annunciato in una nota la presidenza del Consiglio del Governo di unità nazionale (Gun), esprimendo “profondo cordoglio” per la morte dell’agente, rimasto gravemente ferito durante il servizio e successivamente deceduto a causa delle ferite riportate.
Il Gun ha anche specificato che il tentativo di irruzione nell’edificio governativo è stato “subito contenuto senza danni materiali”. Il Gun ha sottolineato che l’edificio “non è una semplice struttura amministrativa, ma il centro del potere esecutivo del Paese”, che custodisce documenti riservati e materiali sensibili di rilievo nazionale. “Colpirlo significa aggredire le istituzioni e le risorse dello Stato libico”, si legge nella nota.
Tajani: “Appello per tornare alla calma e al dialogo” “Seguiamo con preoccupazione gli ultimi sviluppi in Libia: confermiamo il nostro appello a tutte le parti per tornare alla calma e al dialogo. L’Unità di Crisi della Farnesina monitora da vicino la situazione dei nostri connazionali insieme all’Ambasciata a Tripoli”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Ministra della cultura si dimette: “Sostengo volontà del popolo” La ministra della Cultura del Governo di unità nazionale della Libia (Gun), Mabrouka Toghi, ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico, mentre a Tripoli proseguono le proteste contro l’esecutivo guidato da Abdulhamid Dabaiba. Lo riferisce il quotidiano “Al Wasat”, riprendendo un messaggio pubblicato dalla ministra su Facebook. “Voglio annunciare le mie dimissioni dall’incarico e sostenere in tutta sincerità la volontà e le aspirazioni del popolo, per costruire una nazione che sia degna di tutti noi”.
Caos in Libia: migliaia di manifestanti tirano pietre sotto la sede del governo
