sabato, Maggio 17, 2025

Sinner in rimonta stacca il biglietto per la finale: se la vedrà con Alcaraz

Jannik Sinner trema, ma vola in finale agli Internazionali d’Italia 47 anni dopo Panatta. Dopo aver asfaltato Casper Ruud in meno di un’ora, il numero uno del mondo supera Tommy Paul in semifinale in rimonta e stacca il pass per l’ultimo atto del torneo contro Carlos Alcaraz. Sul Centrale del Foro Italico nel primo set Jannik è lento nei movimenti, molto impreciso nello scambio e l’americano piazza un clamoroso 6-1 all’azzurro giocando con grande attenzione dal fondo e dinamismo. Partito male, Jannik poi reagisce, cambia subito passo e batte Paul rifilandogli un parziale di 6-0, 6-3 tenendo i nervi saldi e gestendo bene i punti importanti. Dopo la vittoria contro Paul, Jannik Sinner ha analizzato con lucidità la gara puntando già lo sguardo sulla finale contro Carlos Alcaraz agli Internazionali d’Italia. “Come detto ogni partita è diversa, ogni giorno è diverso. Sono entrato e dopo mezz’ora mi sono trovato sotto. Ma questo è il bello dello sport – ha spiegato l’azzurro a fine partita -. Sono rimasto lì, sicuramente posso giocare meglio a tennis. Come sempre il pubblico è stato pazzesco e mi ha dato un grandissimo aiuto stasera”. “Ho girato una partita dove non mi sono sentito benissimo in campo, però alla fine oggi era importante solo vincere. Ovviamente in finale dovrò alzare il livello per vincere – ha aggiunto -. Sono arrivato qua che volevo fare due tre partite invece mi trovo in finale, questo è incredibile”. “Poi a prescindere dal risultato questo mi dà tanta fiducia per il Roland Garros. Roma è un posto molto molto speciale per giocare – ha proseguito -. Darò tutto quello che ho e poi veniamo come va. Sarà una gara ancora differente, se voglio giocare alla pari devo alzare il livello. Dipende anche dalle condizioni, vediamo”. “Si saprà domenica chi è più forte tra me e Carlos – ha aggiunto -. Mi fa bene giocare con Alcaraz prima di due grandi slam. Noi poi siamo due giocatori diversi, quando giochiamo contro il livello è alto perché ci spingiamo a fare cose che non facciamo. Ma questa gara da parte mia è diversa, sono in una situazione che non ho mai vissuto. Voglio solo vedere a che punto sono”.

Articoli correlati

Ultimi articoli