Il sito archeologico di Castrum Inui, rimasto chiuso e dimenticato per molti anni a causa di vincoli e mancanza di interventi, si appresta a riaprire al pubblico grazie a un finanziamento di 500mila euro proveniente dal PNRR e dal programma “Caput Mundi”. Questo intervento rappresenta un passo importante per valorizzare un’area ricca di resti portuali, templi, mosaici e cisterne tra le più antiche del litorale laziale. I lavori, affidati alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, prevedono diverse migliorie: la creazione di un nuovo accesso pedonale dal lungomare, l’installazione di coperture per proteggere il tempio A e gli altari, la realizzazione di un parcheggio per i visitatori e un percorso attrezzato che condurrà fino all’ingresso del sito. Inoltre, sarà dismesso l’attuale cancello su via Salzare, spesso invaso dai rifiuti e inaccessibile, favorendo così una fruizione più semplice e rispettosa di questo importante patrimonio archeologico.
