Il Castrum Inui rappresenta solo una parte di un quadro più ampio di iniziative culturali e di valorizzazione del patrimonio a Ardea. Negli ultimi mesi, il Comune ha riaperto al pubblico alcuni siti come il Casarinaccio, l’Oratorio Ipogeo e la Casa Museo di Califano, riscontrando un positivo riscontro da parte della cittadinanza. Questo dimostra che esiste una domanda di cultura e che spesso ciò che manca sono le infrastrutture adeguate per soddisfarla. L’accessibilità ai luoghi di memoria non è solo una questione pratica, come parcheggi o sentieri, ma rappresenta anche un messaggio politico e un segnale di civiltà. Rendere fruibili questi spazi significa investire in cittadinanza, identità, economia e nel futuro della comunità. Tuttavia, i lavori di recupero e riqualificazione da soli non sono sufficienti: è fondamentale che, oltre alle ruspe, ci siano persone, competenze e idee che possano trasformare questi luoghi da semplici spazi aperti a veri e propri luoghi di vita e di cultura. In conclusione, il testo sottolinea l’importanza di un approccio integrato e partecipato per valorizzare il patrimonio locale, affinché Castrum Inui non rimanga solo un sito da visitare, ma diventi un punto di riferimento vivo e attivo per la comunità.






