Il Tribunale amministrativo ha dichiarato irricevibili i motivi aggiunti depositati dalla società nel 2024 per impugnare il decreto di trasferimento del Demanio e altri atti istruttori. Secondo i giudici, tali atti erano noti o comunque conoscibili dalla società già dal 2017 o, al massimo, dal 2019, quando aveva effettuato un accesso agli atti. La decorrenza di tale termine ha quindi escluso la possibilità di impugnare gli atti in questione, ritenendo che la domanda fosse tardiva.






