Domani si terranno gli interrogatori di garanzia per quattro professori coinvolti nell’inchiesta della Procura della Repubblica, condotta dai carabinieri, riguardante presunti abusi su alcune alunne minorenni di un istituto superiore cittadino. I quattro, gravemente indiziati di reati quali violenza sessuale su minore (art. 609 quater c.p.) e induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater c.p.), si presenteranno davanti al giudice, assistiti dai loro avvocati. Durante gli interrogatori, si deciderà se rispondere alle domande per ricostruire la vicenda e fornire la propria versione dei fatti, oppure esercitare il diritto di non rispondere. L’indagato principale si trova agli arresti domiciliari, mentre gli altri tre professori, accusati di non aver intervenuto durante le presunte molestie, sono sottoposti all’obbligo di dimora. Sul caso è intervenuta anche la Rete degli Studenti Medi di Civitavecchia, che ha espresso forte indignazione e preoccupazione. In una nota, gli studenti hanno sottolineato come fatti di questa gravità rappresentino una ferita profonda per tutta la comunità scolastica. Hanno ribadito che la scuola deve essere un luogo di crescita, apprendimento e sicurezza, e che non può tollerare abusi o silenzi. La richiesta è di attuare meccanismi concreti di ascolto, prevenzione e protezione, affinché ogni studente possa sentirsi al sicuro. La Rete ha inoltre chiesto alle istituzioni di intervenire immediatamente per supportare le vittime e tutelare tutti gli studenti, affermando che la scuola deve essere sempre un ambiente sicuro e protetto.