giovedì, Maggio 22, 2025

Rinforzata sicurezza al Ghetto di Roma: rischio emulazione

Dopo i fatti di Washington, è stata sensibilizzata ulteriormente l’attenzione nella zona della Sinagoga e del Ghetto ebraico a Roma. Secondo quanto si apprende, è stato aperto un “focus di sicurezza” legato al rischio emulazione. Intanto, dopo l’episodio del cartello esposto a Milano, in cui si legge in ebraico che “Israeliani e sionisti non sono benvenuti”, esponenti delle Comunità ebraiche italiane esprimono preoccupazione e lanciano appelli: “Sgomento e preoccupazione. È questo che proviamo dopo la terribile notizia dell’assassinio a sangue freddo, e a distanza ravvicinata, di due funzionari dell’Ambasciata di Israele a Washington. Anche in Italia sta montando da troppi mesi, nell’indifferenza generale, un antisemitismo che si manifesta sui social, nelle piazze dei ProPal, ma anche nelle affermazioni di politici e leader di partito. Parole che chiamano in causa non solo Israele e il suo governo, ma le comunità ebraiche e le sue figure di spicco, ancora una volta confondendo le acque e contribuendo a creare e alimentare un clima di odio antiebraico che ci angoscia profondamente” ha dichiarato Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, in merito all’attentato. “Nel discorso pubblico è stata superata la linea rossa dell’antisemitismo, che già in passato ha anticipato azioni violente. Tutti noi le ricordiamo. Come presidente della Comunità Ebraica di Roma, lancio un appello a tutte le forze politiche a evitare le generalizzazioni e a comprendere fino in fondo la portata delle parole che vengono scelte. Mi riferisco a genocidio e a complicità. Nei presìdi di ieri abbiamo visto cartelli e slogan che chiamano in causa gli ebrei italiani. Si tratta di propaganda ideologica razzista pericolosissima. Ci sono stati anni di piombo anche per la Comunità Ebraica di Roma. Ci auguriamo che non tornino e che l’intera classe politica abbia un sussulto di coscienza e si renda conto di una deriva antisemita che comincia sempre dalle parole e non si sa dove finisca. Da cittadino italiano, e da presidente della Comunità Ebraica di Roma, dico: Basta antisemitismo, prima che sia troppo tardi”. Gli fa eco il consigliere comunale milanese di Azione Daniele Nahum: “Serve una grande mobilitazione nazionale contro l’antisemitismo”, convinto che “l’attentato terroristico avvenuto negli Stati Uniti al grido di Palestina libera potrebbe benissimo replicarsi anche in Italia”. “Lo dico da tempo: questo clima di tensione, che ha ormai sdoganato l’utilizzo di termini che fomentano l’odio antiebraico, porta poi ad appendere in un negozio di Milano un cartello” con scritto che gli israeliani sionisti non sono i benvenuti. “A prescindere dalle valutazioni che ognuno di noi può dare sul conflitto mediorientale – ha aggiunto Nahum -, si sta facendo passare il concetto che slogan, insulti e aggressioni fisiche contro gli ebrei siano ammissibili. La situazione è andata fuori controllo e la società e le istituzioni devono dare una risposta. Serve una grande mobilitazione nazionale contro l’antisemitismo”.

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