Perché pagare la Siae se si può risparmiare pagando l’agente corrotto? Potrebbe essere questa l’argomentazione proposta da un 54enne di Sabaudia, agente mandatario della Società Italiana degli Autori ed Editori, ora agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità e auto-riciclaggio. Nel suo ruolo aveva proprio il compito di vigilare sull’adempimento dell’onere da parte delle attività commerciali, tenute a versare le somme per i diritti d’autore in occasione di eventi in cui si ascoltino ad esempio brani musicali. Pagamenti che normalmente avvengono attraverso un’apposita piattaforma telematica. Invece, secondo quanto ricostruito dai militari della guardia di Finanza di Terracina, agli ordini del capitano Gianmarco Sportiello, somme decisamente più basse del dovuto sarebbero state consegnate in contanti direttamente all’agente, che in quanto controllore garantiva che nessuno avrebbe sollevato obiezioni. Peccato che il pagamento della Siae sia proprio uno degli ambiti oggetto di vigilanza da parte delle Fiamme gialle, e le discrepanze tra gli eventi organizzati dai locali e la documentazione fiscale, cioè la mancanza delle dovute ricevute, hanno fatto scattare le indagini. Nei pedinamenti è stato riscontrato il metodo di riscossione porta a porta dell’indagato. Ulteriori accertamenti sono stati fatti su banche dati e documentazione fiscale. Oltre all’arrestato sono 17 i gestori di locali denunciati a piede libero nei comuni di Terracina, Sabaudia, San Felice Circeo, Fondi, Priverno.






