domenica, Maggio 25, 2025

Wsj: “Vertice Russia-Ucraina in Vaticano a giugno”. Uccisi 2 italiani che combattevano per Kiev

Un nuovo incontro tra Russia e Ucraina potrebbe tenersi in Vaticano a metà giugno. A rivelarlo è il Wall Street Journal che cita fonti informate. Secondo il quotidiano, al nuovo vertice sarà presente anche una delegazione statunitense composta dal segretario di Stato e consigliere per la sicurezza nazionale ad interim Marco Rubio e dall’inviato presidenziale per l’Ucraina Keith Kellogg. Il Cremlino frena su possibili colloqui in Vaticano con l’Ucraina: niente è stato ancora deciso né è arrivata alcuna proposta specifica. E risponde alle accuse di Kiev e dei Paesi europei, per cui Mosca starebbe “trascinando” i negoziati, secondo la tattica già sperimentata in questi mesi, a dispetto delle telefonate tra Vladimir Putin e Donald Trump. La Russia accoglie con favore “la disponibilità e gli sforzi di tutte le parti che vogliono contribuire a una rapida soluzione” della crisi ucraina, ma niente è stato ancora deciso sulla prossima sede dei colloqui, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di negoziati in Vaticano, all’indomani della disponibilità confermata da papa Leone XIV alla premier Giorgia Meloni. Dal Vaticano, chiarisce, non è ancora arrivata “alcuna proposta specifica” di mediazione.Poco dopo le 9 del mattino, dopo aver lasciato le sue due figlie nell’esclusiva American School di Pozuelo de Alarcón, vicino Madrid, il politico e avvocato ucraino Andriy Portnov, ex consigliere dell’ex presidente Viktor Yanukovich e considerato in patria un filo-russo, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Sono almeno tre i proiettili che lo hanno raggiunto al corpo e alla testa. Gli aggressori, due o tre, sono fuggiti e la polizia spagnola è ancora sulle loro tracce. Fonti della polizia hanno riferito a LaPresse che si stanno cercando “più persone” e che nessuno al momento è stato arrestato. Non è ancora noto il movente: l’omicidio potrebbe essere legato alla guerra in Ucraina o anche essere frutto di un regolamento di conti. Portnov, 51 anni, era noto in Ucraina per il ruolo avuto nelle dure leggi emanate per sedare le proteste di piazza Maidan, proteste che portarono poi alla destituzione di Yanukovich, e per le accuse di corruzione e di alto tradimento. Gli Stati Uniti avevano imposto sanzioni contro di lui per corruzione e il politico, ricordano i media ucraini, era stato anche inserito nella lista nera dell’Ue per uso improprio di fondi pubblici e violazioni dei diritti umani in Ucraina. I servizi speciali di Kiev avevano avviato un’indagine contro di lui con l’accusa di tradimento per coinvolgimento nell’annessione della Crimea alla Russia. Il procedimento fu poi chiuso nel 2019, tre mesi dopo l’ascesa al potere di Volodymyr Zelensky. L’ambasciatore generale del ministero degli Esteri russo Rodion Miroshnik ha insinuato che Portnov avesse informazioni sui legami tra le attuali autorità ucraine e l’amministrazione Yanukovich, che avrebbero potuto essere compromettenti per Zelensky e la sua cerchia. Portnov non è la prima personalità di spicco coinvolta nella guerra in Ucraina che viene uccisa in Spagna. Nel febbraio 2024 il pilota russo Maxim Kuzminov, che aveva disertato, fu ucciso a colpi d’arma da fuoco a Villajoyosa, vicino Alicante. Prima di lui l’uomo d’affari Sergei Protosenya, legato alla compagnia russa del gas Novatek, fu trovato morto a Lloret de Mar insieme alla moglie e alla figlia.

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