22 condanne per 140 anni di carcere comminate con rito abbreviato. Ventisei rinvii a giudizio. È quanto deciso dal Gup di Roma per le persone coinvolte nell’operazione antimafia denominata “Assedio” del sostituto procuratore Francesco Cascini andata a segno lo scorso luglio.
Tra i condannati in abbreviato figura anche il nome di Antonio Nicoletti, figlio dell’ex esponente e cassiere della Banda della Magliana Enrico. Rinviato a giudizio invece Vincenzo Senese, figlio del boss Michele detto ‘O pazz’. La pena più alta – 14 anni – è stata inflitta al produttore cinematografico Daniele Muscariello, ritenuto fiduciario dei clan e già coinvolto in altre vicende giudiziarie.
Gli imputati rispondono a vario titolo di associazione a delinquere con l’aggravante mafiosa, estorsione, usura, detenzione di armi, intestazione fittizia di beni, riciclaggio. Tutte attività condotte per agevolare clan camorristici e cosche della ‘ndrangheta. Le indagini erano partite nel 2018 e avevano svelato l’esistenza di due organizzazioni dedite al riciclaggio attraverso società di comodo e prestanome. Una vera e propria lavatrice di denaro sporco che operava in settori cruciali dell’economia locale come cinema, edilizia, logistica, commercio di auto e carburanti.
Mafia: riciclaggio, 26 rinvii a giudizio con rito abbreviato e 22 condanne
