domenica, Giugno 1, 2025

Civitavecchia, doppia sfida vinta in sala operatoria

Il caso clinico rappresenta un esempio di gestione chirurgica complessa e altamente personalizzata, affrontata con successo dall’équipe dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, sotto la guida del dottor Pasquale Lepiane. La situazione riguardava un uomo di 71 anni, noto ristoratore locale, che presentava una doppia neoplasia: una nel sigma-retto e un’altra al rene destro. La presenza di due tumori richiedeva una pianificazione accurata, considerando le condizioni generali del paziente, già cardiopatico, diabetico e in terapia anticoagulante. La scelta è ricaduta su un approccio in due tempi, per minimizzare i rischi e garantire la sicurezza del paziente. Questa strategia ha permesso di evitare interventi combinati, più invasivi e ad alto rischio, optando invece per due interventi laparoscopici sequenziali. A dicembre 2024, è stata eseguita una resezione colorettale laparoscopica, con un decorso post-operatorio eccellente e dimissione dopo sette giorni, senza necessità di stomia. Questo risultato ha favorito un recupero rapido e ha rassicurato il paziente, preparandolo al secondo step. Dopo alcuni mesi di recupero, si è proceduto con la nefrectomia destra, anch’essa laparoscopica, confermata dalla scintigrafia renale come funzionale. Anche questa fase si è conclusa senza complicanze, e gli esiti istologici hanno escluso la presenza di metastasi o tumori infiltranti, rendendo superfluo un trattamento aggiuntivo. Il successo dell’intervento è stato possibile grazie a un team multidisciplinare che ha coinvolto oncologi, anestesisti e personale di sala, garantendo un approccio integrato e personalizzato. La collaborazione tra i vari specialisti ha assicurato la massima cura e sicurezza per il paziente. Il caso dimostra come la chirurgia moderna, anche in centri di livello territoriale come l’ospedale San Paolo, possa affrontare con efficacia casi complessi grazie a tecniche minimamente invasive e a un’organizzazione multidisciplinare. La scelta di interventi in due tempi, la cura nel monitoraggio funzionale e la gestione personalizzata sono elementi chiave che hanno portato a un esito positivo, rafforzando il ruolo dell’ospedale come punto di riferimento per la sanità locale.

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