martedì, Dicembre 2, 2025

L’I.C. Ladispoli 1 conclude il progetto “Giochiamo con i diritti” tra giochi, riflessioni e partecipazione

Il progetto “Giochiamo con i diritti”, promosso dall’Istituto Comprensivo Ladispoli 1, si è recentemente concluso con due incontri significativi che hanno coinvolto studenti e genitori, offrendo un momento di restituzione partecipata e formativa. Durante la mattinata, gli alunni delle classi coinvolte hanno presentato ai compagni e ai Ludomastri Carlo Carzan e Sonia Scalco i giochi ideati nel corso dell’anno scolastico, frutto di un intenso lavoro di riflessione sui diritti dell’infanzia. Le classi 1E, 2L e 2R hanno partecipato al percorso “Lo schermo infinito”, mentre le classi 4A, 4C, 4L, 4M e 5R hanno seguito il percorso “Ius Ludere”. Ogni gruppo ha condiviso le regole e le dinamiche dei propri giochi, che rappresentano l’elaborazione pratica delle competenze acquisite: comprendere cosa sia un diritto, da dove nasca il suo bisogno, distinguerlo da un dovere, tutto a partire da un’attenta riflessione sui bisogni individuali e collettivi. I giochi non sono stati semplici attività ludiche, ma strumenti pedagogici con cui bambini e docenti hanno potuto esplorare il valore dei diritti, attraverso il gioco come linguaggio universale. Entro la fine dell’anno scolastico, ogni classe voterà il gioco più rappresentativo per ciascun percorso, che sarà poi inviato ai Ludomastri insieme alla documentazione delle attività svolte. I materiali selezionati entreranno a far parte della piattaforma del progetto nazionale e saranno sottoposti all’attenzione del Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Nel pomeriggio, l’attenzione si è spostata sui genitori, con un incontro conclusivo che ha rappresentato un’occasione preziosa per condividere i risultati del progetto e riflettere sulle tematiche emerse in classe. Tra i messaggi più significativi portati dai bambini, spicca la richiesta di un diritto fondamentale spesso trascurato: il diritto ad essere ascoltati. Questo diritto, emerso come punto di partenza per costruire una comunità educativa più attenta, inclusiva e consapevole, sottolinea l’importanza di ascoltare e valorizzare le voci dei più giovani come elemento centrale per una crescita condivisa e rispettosa dei diritti di tutti.

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