sabato, Maggio 31, 2025

Israele, la procuratrice generale contro Netanyahu: “La nomina del nuovo capo Shin Bet non è valida”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di riportare indietro tutti gli ostaggi, “vivi o morti”, tenuti da Hamas a Gaza, mentre il suo esercito continua a bombardare intensamente il territorio palestinese, uccidendo ieri almeno 52 persone. “Se non ci riusciremo oggi, ci riusciremo domani, e se non domani, dopodomani, non ci arrendiamo… Abbiamo intenzione di riportarli tutti indietro, i vivi e i morti”, ha detto Netanyahu nel discorso di chiusura delle festività del “Giorno di Gerusalemme”. “La nostra missione (vincere la guerra), compresa quella di riportare indietro gli ostaggi, ci accompagna giorno e notte (…). Non ci arrenderemo”, ha aggiunto. Le dichiarazioni giungono mentre aumenta la pressione su Israele affinché ponga fine alla sua offensiva nel territorio palestinese assediato, affamato e devastato da oltre 19 mesi di guerra.La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha annunciato di aver iniziato le operazioni nella Striscia di Gaza, consegnando camion carichi di cibo a nuovi punti di distribuzione, dai quali gli aiuti sono stati poi distribuiti a numerosi palestinesi.  L’annuncio arriva dopo che alcuni media israeliani avevano riferito che la Ghf, sostenuta da Stati Uniti e Israele, non era riuscita a iniziare le operazioni a Gaza come previsto. La GHF non ha specificato la quantità di aiuti distribuiti, ma ha pubblicato foto che mostrano alcuni abitanti di Gaza mentre ritirano scatole di aiuti da un punto di distribuzione. Nel comunicato, la fondazione afferma che il flusso degli aiuti aumenterà ogni giorno.Le autorità israeliane hanno fatto sapere di aver intercettato questa notte un missile proveniente dallo Yemen, da dove gli Houthi prendono regolarmente di mira il territorio dello stato ebraico. “in seguito alle sirene che hanno suonato di recente in diverse zone” del Paese “è stato intercettato un missile lanciato dallo Yemen”, hanno dichiarato le forze armate israeliane sul loro account telegram. Appena due giorni fa era stato intercettato un altro missile lanciato dagli Houthi. Tensione a Gerusalemme in occasione della Marcia delle Bandiere nella giornata che celebra il 58° anno dalla conquista di Gerusalemme Est da parte di Israele. Decine di migliaia di partecipanti hanno attraversato la Porta di Damasco e il quartiere musulmano. Già prima dell’inizio della marcia si sono verificati episodi di incitamento alla violenza contro i residenti arabi. Attivisti hanno cercato di difendere residenti e commercianti della Città Vecchia e fuori dai negozi sono comparsi cartelli con la scritta: “Appartiene a un ebreo, per favore non danneggiare”. Alcuni manifestanti si sono anche scontrati con la polizia israeliana e hanno danneggiato diversi esercizi commerciali. Yair Lapid, leader dell’opposizione israeliana, ha definito quanto avvenuto oggi come “un festival di odio e razzismo”. Yair Golan dei Democratici ha accusato i manifestanti di “odio e violenza” e ha accusato il governo di incitare entrambe.

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