venerdì, Giugno 20, 2025

Pesca di frodo, sequestro record nel lago di Vico

È il piu ingente quantitativo di pesce, frutto di pesca illegale, nel Lago di Vico, sequestrato negli ultimi dieci anni dalle forze dell’ordine. Per la prima volta sono stati identificati i presunti responsabili. Nella notte tra domenica e lunedì scorsi, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Caprarola e i Guardia Parco della Riserva Naturale Regionale, impegnati in un servizio antibracconaggio, hanno colto sul fatto, padre e figlio, con quasi 200 chilogrammi di Lavarello, meglio conosciuto come Coregone. I due sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Rischiano l’arresto, da due mesi a due anni, o un’ammenda che va dai 2.000 ai 12.000 euro. Previsto il risarcimento, all’Ente territoriale competente, per sostenere le spese del ripopolamento pari 40 euro a capo. Sequestrati il pescato, prelevato illegalmente, e gli strumenti utilizzati: una barca e delle reti. Secondo gli inquirenti, la specie ittica, frutto della cattura abusiva, sarebbe potuta finire sulle tavole di diversi ristoranti della zona, senza la certificazione di filiera, e in violazione delle norme sanitarie vigenti. IL Lago di Vico rientra nel perimetro della rete Natura 2000, ed è riconosciuto come Sito di interesse comunitario e Zona di Protezione Speciale, nel territorio della “Riserva Naturale Regionale del Lago di Vico”. E’ un fenomeno in aumento quello della pesca di frodo nello specchio d’acqua tra i monti cimini. Ad ottobre scorso furono sequestrati sessanta chilogrammi di coregone. Il monitoraggio di carabinieri e guardia Parco continua.

Articoli correlati

Ultimi articoli