domenica, Giugno 1, 2025

Bracciante morto di sfruttamento nel Viterbese, risarcita la famiglia

La famiglia di Messaoudi Naceur, il bracciante agricolo morto il 19 luglio 2023 nelle campagne di Montalto di Castro mentre raccoglieva cocomeri per un centesimo al chilo sotto il sole cocente, ha ottenuto un risarcimento economico dall’INAIL. Messaoudi, senza contratto di lavoro, perse la vita in condizioni di vera e propria schiavitù, in pieno “bollino rosso” per il caldo. Il suo datore di lavoro lo abbandonò in ospedale sostenendo di averlo incontrato casualmente. La verità venne alla luce solo grazie alla denuncia della CGIL e della FLAI di Civitavecchia Roma Nord Viterbo. “Ci vollero settimane per rompere il silenzio su quella morte – ha dichiarato Natale Di Cola, segretario generale della CGIL di Roma e Lazio –. La CGIL e la FLAI organizzarono uno sciopero unitario per chiedere giustizia”. Da allora il sindacato ha seguito con costanza la famiglia di Messaoudi, lavorando insieme al patronato INCA Viterbo per garantire il riconoscimento dell’indennizzo che, sebbene non possa colmare la perdita di una vita, aiuterà i suoi cari a vivere dignitosamente. “Non ci fermiamo – conclude Di Cola – continueremo a lottare contro un sistema di sfruttamento che uccide, per mettere al centro i diritti e la dignità delle persone”.

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