C’è un’isola dove la natura cura, la storia parla e il gusto racconta. È Ischia, scrigno di bellezza mediterranea e identità viva, che oggi riscopre se stessa per offrirsi al mondo con nuova energia e consapevolezza. Tra antiche acque termali, reperti archeologici, giardini visionari e sapori autentici, l’isola costruisce il suo rilancio intrecciando memoria e futuro, accoglienza e cultura.
Le terme di Ischia non sono solo un’esperienza di relax, ma il segno tangibile di una vocazione antica. A Barano, la Fonte di Nitrodi sgorga da secoli, già nota agli antichi Greci e Romani per le sue proprietà curative. Un’acqua miracolosa, riconosciuta dal Ministero della Salute per i suoi effetti benefici sulla pelle, che oggi attira viaggiatori in cerca di benessere naturale e rigenerazione interiore.
Sulla costa nord, il parco termale del Castiglione rappresenta un altro pilastro dell’offerta termale isolana. Incastonato in una cornice panoramica di grande suggestione, unisce trattamenti moderni alla sacralità del luogo, segnato da una forte valenza culturale e naturalistica. Qui, il contatto tra uomo e natura si fa esperienza sensoriale completa.
Il cuore pulsante della memoria ischitana batte anche tra le pietre antiche del Castello Aragonese, simbolo maestoso dell’isola e custode della sua storia. Costruito nel 474 a.C. da Gerone I di Siracusa e ampliato nel corso dei secoli, fu residenza fortificata, rifugio e centro di vita culturale.
Nel XVI secolo, divenne luogo di fermento intellettuale grazie a Vittoria Colonna, poetessa e
nobildonna ischitana, che vi accolse artisti e filosofi dell’epoca, tra cui Michelangelo Buonarroti. Il borgo che circonda il castello, un tempo abitato da centinaia di famiglie, monasteri e conventi, è oggi un museo a cielo aperto, tra chiese rupestri, giardini pensili e scorci mozzafiato, dove la storia si respira ad ogni passo.
A Lacco Ameno, Villa Arbusto custodisce uno dei reperti più preziosi del Mediterraneo antico: la Coppa di Nestore, risalente all’VIII secolo a.C., che reca incisa una delle prime testimonianze di scrittura alfabetica greca. Un oggetto semplice, ma carico di significati: simbolo di una civiltà in dialogo con il mare e di un’isola che da sempre accoglie, racconta e tramanda. Natura e arte si fondono nei Giardini Ravino, a Forio, creati dal visionario Capitano Giuseppe d’Ambra. Un paradiso botanico che ospita una delle più ampie collezioni europee di piante succulente, trasformando ogni visita in un viaggio tra bellezza, biodiversità e sensibilità ecologica. Un luogo che incarna l’anima più poetica di Ischia, quella che cresce nel silenzio e fiorisce nel tempo.
Ma Ischia è anche – e forse soprattutto – sapore. La gastronomia isolana è un ponte tra il passato contadino e marinaro e la ricerca contemporanea, raccontata ogni giorno da realtà familiari come quella dei fratelli Mario e Vito Calise (nella foto), tra le eccellenze della ristorazione ischitana Con passione e dedizione, da anni portano avanti la loro attività nello storico locale La Locanda di Vito, un punto di riferimento per chi cerca autenticità e sperimentazione.
Uno dei piatti proposti quest’anno dello chef Mario Calise è la Pasta e Fagioli con Vellutata di Fagioli, Cozze, Pomodorini Semi Dry e Tartufo Molecolare: una reinterpretazione gourmet di un classico della tradizione povera, dove terra e mare si incontrano in un equilibrio perfetto tra texture, intensità e creatività.
Un piatto che si serve caldo, con qualche cozza intera a guarnire, foglioline di prezzemolo e un filo d’olio a crudo: un invito al viaggio sensoriale attraverso il gusto e la memoria.
Il rilancio di Ischia passa attraverso queste eccellenze: l’acqua che guarisce, la terra che racconta, il gusto che emoziona. Un’isola che non smette di sorprendere, e che oggi si racconta al mondo con una nuova consapevolezza: quella di essere un luogo dove l’esperienza diventa memoria, e la bellezza, stile di vita.
Ischia, l’isola del benessere e della cultura: tra terme millenarie, arte, natura e gusto






