La riapertura di Fontanasfera al Murialdo giovedì scorso ha rappresentato anche un importante momento di aggiornamento sulla situazione delle fontane a Viterbo, città nota per le sue fontane in ogni piazza. L’assessore Emanuele Aronne, esponente della giunta Frontini, ha illustrato lo stato degli interventi in corso, sottolineando che l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris sta seguendo direttamente tutte le operazioni.
Tra gli interventi più rilevanti menzionati ci sono il completamento della ristrutturazione della fontana di San Giovanni in Zoccoli in piazza Dante, iniziata a fine gennaio e con un costo di circa 20mila euro, e il finanziamento di circa 120mila euro per il restauro della Fontana Grande nell’omonima piazza. Quest’ultimo intervento è più complesso e delicato, coinvolgendo lavori in profondità per risolvere problemi strutturali, tra cui la chiusura della fontana da oltre un anno a causa di una significativa perdita d’acqua, che ha richiesto anche lo smontaggio della scalinata. L’obiettivo dell’amministrazione è di sistemare tutte le fontane, una alla volta, per evitare costi troppo elevati se si tentasse un intervento globale contemporaneo con i fondi di bilancio. Aronne ha anche annunciato che il Comune ha già predisposto un progetto per le fontane monumentali e ha partecipato a bandi pubblici, auspicando l’uscita di ulteriori misure che consentano di intervenire su tutte le fontane in un’unica soluzione. Un tema centrale è il sistema di ricircolo dell’acqua, che secondo Aronne è ormai imprescindibile: “Non può esistere oggi una fontana senza ricircolo, perché altrimenti si spreca acqua”. La fontana di Fontanasfera, recentemente riattivata, sta dimostrando un flusso idrico che si è riacceso, ma si tratta ancora di un funzionamento provvisorio: l’acqua proviene da un sistema di ricarico che si spegne periodicamente. La fonte del maestro Capotondi, invece, sarà monitorata con attenzione, poiché si intende lasciarla “parlare” per individuare eventuali perdite: il personale e gli esperti già intravedono alcune criticità, ma preferiscono attendere che la fontana si “spurgi” e recuperi il suo normale funzionamento per analizzarle meglio. Infine, sono previste migliorie nell’arredo urbano, come l’installazione di panchine e un miglioramento dell’illuminazione. Dopo un primo collaudo, nei prossimi mesi si procederà alla rifinitura del fondo della vasca con un materiale impermeabilizzante, per evitare future perdite e assicurare la durabilità dell’intervento. Aronne conclude sottolineando che intervenire prima delle verifiche approfondite avrebbe rischiato di dover poi ripetere i lavori, quindi è preferibile un’attenta fase di analisi e riparazione.