martedì, Giugno 3, 2025

Trump congeda Musk: “Con lui grandi cambiamenti”. E poi annuncia: “Dal 4 giugno dazi su acciaio e alluminio al 50%”

Donald Trump annuncia che dal 4 giugno porterà i dazi su acciaio e alluminio al 50% dal 25% attuale. Il presidente ha anche tenuto una conferenza stampa nello Studio Ovale della Casa Bianca insieme a Elon Musk per ufficializzare l’addio del patron di Tesla. Un saluto in grande armonia con la reciproca promessa che la collaborazione tra i due non finisce qui. Trump è poi tornato ad attaccare l’università di Harvard spiegando di non essere contro gli studenti stranieri ma contro “chi crea problemi”. Donald Trump attacca la Cina per aver “violato il suo accordo con gli Stati Uniti sui dazi”. E spiega: “Due settimane fa Pechino era in grave pericolo economico. Ho visto quello che stava accadendo e non mi è piaciuto: ho fatto un rapido accordo con la Cina per salvarla da quella che pensavo fosse una cattiva situazione”. Ma ora, accusa, “loro non hanno rispettato i patti”. Intanto, sul fronte interno negli Usa sui dazi è battaglia legale. La Casa Bianca avverte: “Li imporremo anche se perdiamo il ricorso”. Il Dipartimento di Stato americano ha ordinato alla rete diplomatica Usa nel mondo di esaminare i profili social degli aspiranti studenti di Harvard, per scovare contenuti antisemiti. Si tratterebbe, secondo Politico, di un programma pilota che potrebbe essere esteso dall’ateneo del Massachusetts a tutte le Università degli Stati Uniti. Il messaggio del Segretario di Stato, Marco Rubio, è giunto poche ore dopo la decisione di un giudice di Boston che ha fermato l’ordinanza dell’amministrazione Trump per il blocco dei visti degli studenti stranieri di Harvard. “I dazi possono creare uno shock dell’offerta nei Paesi che li impongono, come gli Usa, con l’offerta di beni che si riduce ed esercita una pressione sui prezzi al rialzo. Oppure può esserci uno shock della domanda: questa è la situazione per l’Ue” dove “i Paesi si trovano in una posizione più difficile”. Lo ha detto la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, alla conferenza sulla crescita nell’Europa centrale, orientale e sud-orientale (Cesee) a Dubrovnik, in Croazia. “Sebbene la maggior parte dei Paesi qui presenti siano meno colpiti direttamente dai dazi Usa, l’impatto indiretto è significativo”, ha spiegato. “La Cina ha violato il suo accordo con gli Stati Uniti” sui dazi. È l’accusa mossa da Donald Trump contro Pechino. “Due settimane fa la Cina era in un grave pericolo economico. Ho visto quello che stava accadendo e non mi è piaciuto: ho fatto un rapido accordo con la Cina per salvarla da quella che pensavo fosse una cattiva situazione”, ha spiegato Trump riferendosi all’intesa preliminare sui dazi e sottolineando che l’accordo siglato è stato violato dalla Cina.

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