ll caso mette in luce una serie di gravi problematiche amministrative e di rispetto delle regole nel contesto del ampliamento di un chiosco sul lungomare. Ecco una sintesi e un’analisi dei punti principali: Sollevazione dei Consiglieri di minoranza: Durante l’ultimo Consiglio Comunale, i consiglieri di minoranza avevano evidenziato un ampliamento significativo di un chiosco, che era rimasto per anni di dimensioni molto ridotte. La loro preoccupazione riguardava la regolarità di questa trasformazione. Nonostante le sollecitazioni, il Sindaco ha delegato il suo incarico di verificare l’operato ad un Delegato, affermando semplicemente che “tutto a posto”. Questo atteggiamento può essere interpretato come una mancanza di attenzione o di volontà di approfondire le irregolarità segnalate. A pochi giorni di distanza, un sopralluogo ha evidenziato gravi irregolarità, tra cui: Occupazione abusiva di spazi pubblici. Limitazioni all’accesso alla spiaggia libera.
Verande abusive trasformate in sale ristorante. Irregolarità rispetto alle autorizzazioni comunali: La Capitaneria ha constatato che gli abusi non sono solo di carattere edilizio e di occupazione, ma anche rispetto alle autorizzazioni rilasciate dal Comune, che sembrano essere state ottenute o interpretate in modo non conforme alla legge. È ancora più grave il fatto che le autorizzazioni rilasciate siano state dichiarate non legittime, poiché si basano su previsioni del Piano di Utilizzo dell’Arenile (PUA) che, secondo i Consiglieri di minoranza, non esistono o non sono state mai approvate formalmente.
Chiosco allargato sul lungomare di Ladispoli, l’Opposizione: “Riscontrate irregolarità dalla Capitaneria”
