domenica, Luglio 6, 2025

Kiev annuncia un’altra operazione speciale. Esplosivi sott’acqua, fatto saltare il ponte di Crimea 

I servizi di sicurezza ucraini hanno colpito per la terza volta dall’inizio della guerra il ponte di Crimea. Lo scrive Rbc-Ukraine citando l’ufficio stampa dell’Sbu secondo cui l’accaduto sarebbe il risultato di un’operazione durata “diversi mesi”. Inizialmente alcuni agenti avrebbero minato i pilastri e questa notte alle ore 4.44 sarebbe stato attivato il primo ordigno esplosivo. L’operazione non avrebbe causato danni a civili.
L’esplosione – viene spiegato – avrebbe danneggiato gravemente i supporti subacquei dei piloni al livello inferiore. Sarebbero stati utilizzati 1.100 kg di esplosivo. “Nessuna struttura russa illegale ha posto sul territorio del nostro Stato. Pertanto, il Ponte di Crimea è un obiettivo assolutamente legittimo, soprattutto considerando che il nemico lo ha usato come arteria logistica per rifornire le sue truppe”, ha osservato il capo dell’Sbu, tenente generale Vasyl Malyuk, che ha supervisionato personalmente l’operazione e ne ha coordinato la pianificazione. Il primo attacco al ponte di Crimea si verificò l’8 ottobre 2022 con l’esplosione di un camion che fece divampare un enorme incendio. Nel luglio 2023 ci fu poi un secondo attacco alla struttura e due campate vennero distrutte. Lo Sbu ha riferito che le fondamenta del ponte di Kerch, cioè appunto quello che collega la Russia alla Crimea, sono state danneggiate. “Il ponte è ora effettivamente in condizioni di emergenza”, hanno dichiarato i servizi ucraini, secondo cui nessun civile è rimasto ucciso o ferito nell’operazione. Non è stato possibile confermare in modo indipendente tali affermazioni. Secondo quanto riportato dai canali social ufficiali russi, il traffico sul ponte di Kerch è stato interrotto per 3 ore stamattina presto, ma è stato riaperto alle 9.E’ la terza volta dall’inizio della guerra che i servizi segretari ucraini (Sbu) prendono di mira il ponte di Kerch che collega la penisola di Crimea con la Russia continentale. Arrivano dettagli sull’operazione di sabotaggio organizzata dagli 007 di Kiev facendo saltare i piloni sott’acqua questa mattina. “L’operazione è durata diversi mesi. Gli agenti dell’Sbu hanno piazzato delle mine nelle fondamenta di questa struttura illegale. E oggi, senza vittime tra la popolazione civile, alle 04.44 ora locale, è stato attivato il primo esplosivo”, ha detto l’Sbu in una dichiarazione accompagnata da un video e una fotografia del ponte danneggiato. Il viadotto era stato realizzato per volontà del presidente russo Vladimir Putin dopo l’annessione della Crimea nel 2014. “Il ponte di Crimea è un obiettivo assolutamente legittimo”, in quanto costruito per collegare la Russia al territorio ucraino occupato e per fungere da “arteria logistica per il rifornimento” all’esercito russo, ha spiegato il capo dell’Sbu, Vasil Maliuk, che ha supervisionato personalmente l’operazione. “La Crimea è Ucraina”.

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