venerdì, Giugno 6, 2025

La ricostruzione della tragica rapina

Nahid Miah, 36 anni originario del Bangladesh, sposato e padre di due figli subisce una rapina in pieno giorno. Il bottino è 570 euro. È il 27 maggio e l’uomo viene colpito al cuore da un coltello. Al Procuratore della Repubblica e al Giudice per le Indagini preliminari il 18enne fermato qualche giorno dopo l’omicidio, ha raccontato quello che aveva già detto ai militari che lo avevano rintracciato in una casa di Cisterna dove si nascondeva. Ovvero che la mattina del 27 maggio ha rubato una moto ad alcuni conoscenti, che a loro volta l’avevano rubata a Roma, e si è diretto presso la stazione di servizio di Tor San Lorenzo. Sentendosi protetto dal casco integrale e fingendo di fare rifornimento ha portato via al benzinaio 570 euro e lo ha colpito con una coltellata al cuore, è scappato lasciandolo a terra moribondo. A nulla sono valsi i soccorsi mentre il rapinatore ha fatto perdere le sue tracce e ha abbandonato la moto data a fuoco nelle campagne.
Ritrovata dai militari che hanno inchiodato il presunto assassino, grazie ai filmati delle telecamere della stazione di servizio che hanno ripreso la rapina e ai tabulati del cellulare, tanto da farlo crollare e farsi portare nel bosco dove aveva nascosto l’arma, un coltello da 16 centimetri, e i vestiti sporchi di sangue del povero benzinaio. Di quella morte il ragazzo li per li non si sarebbe neanche accorto. “L’ho saputo solo la sera guardando il telegiornale”, ha detto.

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