Forte difesa del ruolo delle autorità istituzionali, in particolare dei sindaci, nel promuovere la partecipazione alle consultazioni referendarie, sottolineando come questa attività sia parte integrante delle prerogative democratiche garantite dalla Costituzione italiana. Viene evidenziato che invitare i cittadini a votare, senza esprimere posizioni politiche o influence indebite, è un atto lecito e doveroso, fondamentale per contrastare l’astensionismo che rischia di indebolire la democrazia diretta. Le dichiarazioni di AVS-Demos ricordano che secondo la Costituzione, le istituzioni democratiche hanno il compito di promuovere la partecipazione, e che i referenda rappresentano strumenti fondamentali della sovranità popolare. Invocano quindi il rispetto del ruolo del sindaco Marco Piendibene e criticano le accuse di parzialità mosse contro di lui da parte di Fratelli d’Italia, sottolineando che le dichiarazioni dei vertici nazionali del partito, tendenzialmente orientate a scoraggiare la partecipazione (ad esempio, mediante strategie di astensionismo), dovrebbero portare a una riflessione sull’onestà e coerenza politica. Le altri forze politiche intervenute, come la Lista Civica Unione democratica, ribadiscono che invitare al voto è un dovere civico e istituzionale, e condannano qualsiasi tentativo di silenziare o delegittimare questa funzione. Tutti concordano che la partecipazione attiva dei cittadini attraverso il voto rappresenta uno dei pilastri della democrazia, e che attenuare questa libertà è un grave vulnus al sistema democratico.