Al via l’introduzione di un’ordinanza anti spreco sull’acqua potabile a Ladispoli, firmata dal sindaco Alessandro Grando, che vieta l’uso dell’acqua proveniente dai pubblici acquedotti per attività come irrigazione, annaffiatura di giardini e orti, riempimento di piscine, fontane, vasche, lavaggio di cortili, veicoli e altri usi impropri, consentendo l’utilizzo solo tra le 23 e l’1 di notte. L’obiettivo di questa misura è tutelare le risorse idriche durante il periodo estivo, prevenendo i disservizi che si sono manifestati negli anni, soprattutto nelle ore serali. Tuttavia, con il passaggio del servizio idrico al gestore Acea Ato2, i problemi di approvvigionamento sono aumentati, con molte zone della città – in particolare quelle centrali e il quartiere Caere Vetus – che continuano a sperimentare abbassamenti di pressione o interruzioni d’acqua durante tutto l’anno. Secondo il consigliere delegato al servizio idrico Filippo Moretti, Acea ha deciso di regolare la pressione sulla rete, abbassandola per evitare rotture sulle condotte vetuste, ma questa soluzione ha ulteriormente compromesso la qualità del servizio per i cittadini. La risposta più pratica per gli abitanti è dotarsi di autoclavi e serbatoi di accumulo per garantire una fornitura più stabile.
