Il rogo divampa intorno alle 10 di mattina, quando l’ateneo è nel pieno dell’attività. Studenti, docenti e personale vengono allontanati dagli uffici e dalle aule del polo di Riello. Nessuno rimane ferito. La densa colonna di fumo nero che si alza dall’Università della Tuscia è visibile a chilometri di distanza. L’incendio, partito dalla Facoltà di Agraria, si sta propagando si sta propagando anche un’altra palazzina del blocco C. Oltre ai Vigili del fuoco, è intervenuta anche l’unità specializzata dell’Esercito. Le fiamme si sarebbero propagate dal tetto dove erano in corso dei lavori. Poi il fuoco è arrivato anche ai laboratori sottostanti di chimica e genetica dove erano conservate sostanze altamente infiammabili, tra cui 500 litri di etanolo e bombole di protossito di azoto. Da qui la necessita di creare cordone di evacuazione con un raggio di 500 metri dalla palazzina in fiamme. Le fiamme sono partite da alcuni rotoli di guaina catramata che erano sul tetto della palazzina C, dove erano in corso dei lavori di ristrutturazione. Ed è proprio uno degli operai che stavano lavorando sul tetto, che mancherebbe all’appello. Le autorità lo stanno cercando, ma finora dell’uomo non ci sarebbe traccia. Solamente quando i vigili del fuoco riusciranno ad accedere al tetto, si potrà capire se l’uomo era assente al momento dell’inizio dell’incendio, o se purtroppo è deceduto tra le fiamme.
Intanto i vigili del fuoco e gli specialisti NBC dell’esercito sono al lavoro per contenere le fiamme ed impedire che si propaghino alle strutture adiacenti. Ritrovato l’operaio dato inizialmente per disperso. La Procura di Viterbo ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per fare luce sull’incendio che questa mattina ha interessato il tetto della facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia. Il fascicolo, coordinato dal procuratore facente funzioni Paola Conti, ipotizza il reato di incendio colposo. Secondo i primi rilievi dei vigili del Fuoco del comando provinciale di Viterbo e della squadra rilievi dei carabinieri, le fiamme si sarebbero sviluppate durante lavori di coibentazione che erano in corso sul tetto dell’edificio. Una prima informativa congiunta è stata trasmessa alla Procura. L’intero edificio è stato evacuato per precauzione e l’Arpa ha installato una centralina per monitorare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti nell’aria. Nei prossimo giorni verrà effettuata una consulenza tecnica per accertare l’origine esatta delle fiamme. L’area del rogo, secondo quanto si apprende sara’ sequestrata su disposizione della procura.
Incendio all’Università della Tuscia, la Procura apre un’inchiesta
