domenica, Novembre 23, 2025

Gettarono liquido nero nella Fontana di Trevi, assolti 9 attivisti di Ultima Generazione

Liquido nero, carbone vegetale, gettato nella vasca più famosa di Roma, Fontana di Trevi. Fu l’azione eclatante messa in atto nel maggio del 2023 da nove attivisti ambientalisti di Ultima Generazione. Ora, a poco più di due anni da quel gesto, sono stati tutti assolti dal tribunale monocratico. Il giudice Alfonso Sabella ha accolto la richiesta della Procura, che in prima istanza contestava la violazione dell’articolo 518 duodecies, relativo al “deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”. Le accuse sono cadute con la formula “perché il fatto non sussiste”, ma per gli imputati è stata riconosciuta anche la “particolare tenuità del fatto”. Gli attivisti versarono la sostanza nella fontana mostrando lo striscione “Non paghiamo il fossile”, per denunciare l’emergenza climatica e chiedere la fine dei sussidi alle fonti fossili. La decisione del tribunale di piazzale Clodio è stata accolta con soddisfazione dai militanti di Ultima Generazione. “Questa sentenza è una vittoria della disobbedienza civile non violenta.” La sentenza arriva a pochi giorni di distanza da un’altra assoluzione per gli attivisti che avevano imbrattato la Fontana della Barcaccia, in piazza di Spagna, sempre con il carbone vegetale. Un’azione costata al Campidoglio circa 4 mila euro per le operazioni di ripulitura del capolavoro del Bernini. Anche in questo caso i giudici hanno fatto cadere le accuse per tre ambientalisti, riconoscendo la “tenuità del fatto”.

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