Il Partito Democratico accusa il Comune di Ladispoli di non aver partecipato ai bandi di finanziamento promossi dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, causando così la perdita di fondi importanti destinati a cultura e sport. Secondo i rappresentanti dem in aula, i fondi messi a disposizione attraverso il PNRR e i Piani Urbani Integrati ammontano complessivamente a oltre 300 milioni di euro per i comuni della provincia, con 101 dei 120 comuni che hanno presentato domanda e ricevuto contributi che oscillano tra 1,5 e 3 milioni di euro. Tra le località beneficiarie figurano Fiumicino, Bracciano, Cerveteri, Santa Marinella e Civitavecchia. Ladispoli, invece, non avrebbe inviato alcuna richiesta, perdendo così l’opportunità di finanziare progetti come la riapertura dell’auditorium chiuso da otto anni, la realizzazione di una seconda sala negli spazi adiacenti e il restauro di “Casa Rossellini”, edificio ormai in rovina. Il Pd sottolinea come questa mancanza si inserisca in un contesto di perdite precedenti di finanziamenti statali e regionali. Dall’altro lato, il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, replica alle accuse evidenziando che la sua amministrazione ha, invece, ottenuto significativi finanziamenti da enti sovraordinati, tra cui un milione di euro dalla Regione per interventi di efficientamento energetico nelle scuole, sottolineando così il buon operato della sua gestione. In merito ai fondi regionali, Grando evidenzia anche il lavoro svolto per il sociale, la manutenzione del patrimonio pubblico e le infrastrutture. Riguardo al cine-teatro, il sindaco ricorda che, all’inizio del 2025, aveva lanciato un ultimatum alla ditta responsabile della ristrutturazione, sospesa da tre anni, dicendo che avrebbe revocato la concessione se entro maggio non fosse stato completato il lavori. A distanza di sei mesi, il cantiere sarebbe ripreso e l’inaugurazione sembrerebbe prossima, come confermato dallo stesso Grando. In sintesi, il dibattito mette in luce le divergenze tra l’opposizione di centrosinistra, che accusa il Comune di aver perso opportunità di finanziamento, e l’amministrazione di Ladispoli, che si difende evidenziando i risultati ottenuti e le azioni intraprese per lo sviluppo della città.