Almeno 42 persone sono morte a Gaza in attacchi israeliani durante la prima giornata della ‘Festa del sacrificio’. Lo ha reso noto al Jazeera. Anche oggi, la Gaza Humanitarian Foundation non consegnerà aiuti e ha chiesto alla popolazione della Striscia di rimanere lontana dai centri per la loro incolumita. Con la morte di quattro militari avvenuta a Khan Younis sono otto i soldati israeliani rimasti uccisi nell’ultima settimana nella Striscia di Gaza. E’ quanto riportano i media israeliani, sottolineando che si tratta del bilancio settimanale di vittime più alto dall’inizio di gennaio, prima del cessate il fuoco. Complessivamente sono 866 i militari israeliani morti dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre scorso. Abu Obeida, portavoce delle Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, ha dichiarato su Telegram che le perdite subite ieri dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza sono “un’estensione delle operazioni militari di alto livello che affronteranno ovunque siano presenti”, sostenendo che l’opinione pubblica israeliana “non ha altra scelta che costringere i suoi leader a porre fine alla guerra di sterminio e sfollamento oppure prepararsi a vedere altri suoi figli nelle bare”. Sempre nella giornata di ieri l’esercito israeliano ha riferito di quattro soldati morti e altri cinque feriti a Khan Younis, nel sud dell’enclave palestinese.
