Appello all’unità e alla sinodalità del Papa durante la veglia di Pentescoste. In occasione del Giubileo dei movimenti e delle associazioni 70mila fedeli a piazza San Pietro che si chiude oggi con la messa alle 10,30. Nella mattinata di ieri, Leone 14° aveva incontrato il presidente argentino Milei. Arrivato nel cortile di San Damaso, il presidente argentino Javier Milei è stato accolto dal reggente della Prefettura della Casa Pontificia, Mons. Leonardo Sapienza. Dopo il tradizionale picchetto della Guardia Svizzera e lo scambio di saluti, Milei ha raggiunto in ascensore la seconda Loggia per l’incontro con Papa Leone nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. Il Papa incontra la Curia e richiama all’unità anche all’interno dell’ambiente di lavoro vaticano. “Se dunque dobbiamo tutti cooperare alla grande causa dell’unità e dell’amore, cerchiamo di farlo prima di tutto con il nostro comportamento nelle situazioni di ogni giorno, a partire anche dall’ambiente lavorativo. Ognuno può essere costruttore di unità con gli atteggiamenti verso i colleghi, superando le inevitabili incomprensioni con pazienza e con umiltà, mettendosi nei panni degli altri, evitando i pregiudizi, e anche con una buona dose di umorismo, come ci ha insegnato Papa Francesco”, ha detto Papa Leone. “I Papi passano, la Curia rimane. Questo vale in ogni Chiesa particolare, per le Curie vescovili. E vale anche per la Curia del Vescovo di Roma. La Curia è l’istituzione che custodisce e trasmette la memoria storica di una Chiesa, del ministero dei suoi Vescovi”. Ha aggiunto Papa Leone XIV ricevendo in udienza gli Officiali della Curia Romana, i Dipendenti della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e del Vicariato di Roma. “Questo è molto importante – ha detto ancora il Papa -. La memoria è un elemento essenziale in un organismo vivente. Non è solo rivolta al passato, ma nutre il presente e orienta al futuro. Senza memoria il cammino si smarrisce, perde il senso del percorso. Papa Leone XIV ripristina la gratifica: 500 euro per i dipendenti (Leggi l’approfondimento)
Ecco, carissimi, questo è il primo pensiero che vorrei condividere con voi: lavorare nella Curia Romana significa contribuire a tenere viva la memoria della Sede Apostolica, nel senso vitale che ho appena accennato, così che il ministero del Papa possa attuarsi nel migliore dei modi. E per analogia questo si può dire anche dei servizi dello Stato della Città del Vaticano”. ”Ciascuno dà il suo contributo svolgendo il proprio lavoro quotidiano con impegno e anche con fede, perché la fede e la preghiera sono come il sale per i cibi, danno sapore” ha sottolineato Leone XIV e ringrazia i dipendenti: ”Grazie e tanti auguri!’. In Aula Paolo VI ci sono i dipendenti con le loro famiglie. ”Mi fa molto piacere che siano presenti anche parecchi familiari, approfittando del giorno di sabato”, ha osservato Leone a inizio discorso.
Leone XIV: “la pace tornerà se non saremo più predatori”
