Nuovo sviluppo delle indagini su Garlasco. Gli uomini del Ris dei carabinieri sono entrati questa mattina nella villetta di Via Pascoli a Garlasco dove venne ritrovato il corpo di Chiara Poggi, secondo alcune fonti portando con loro laser, scanner e droni. Obiettivo dell’approfondimento di indagine sarebbe quello di riprodurre in 3d la casa e ricostruire le traiettorie delle tracce di sangue. Secondo quanto si è appreso dagli inquirenti, riporta l’Ansa, l’attività dei Ris dei nella villetta di non sarebbe un sopralluogo a sorpresa, ma un’attività pianificata, tanto che il sopralluogo sarebbe stato notificato alla parti già da tempo. Al decreto di ispezione stanno provvedendo i Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, delegati alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pavia sul nuovo filone di indagine sull’omicidio di Chiara Poggi che vede come unico indagato, al momento, Andrea Sempio. Sta partecipando, in qualità di difensore, anche l’avvocata Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, alla cosiddetta “ispezione dei luoghi”, ossia alle attività dei militari. L’accertamento è stato, infatti, comunicato anche alla difesa del nuovo indagato nell’inchiesta sull’omicidio di 18 anni fa, per il quale Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva. “Non ho idea di cosa stiano facendo o cercando, non si capisce nulla”, si è limitato a dire l’avvocato Massimo Lovati, l’altro legale di Sempio. Cosa ha detto il legale della famiglia: “Anche stavolta violata riservatezza indagini”. “Anche questa mattina, come sempre in passato, i genitori di Chiara hanno aperto le porte della loro casa agli inquirenti, come era stato loro richiesto per le vie brevi. Ancora una volta sono rimasti amaramente sorpresi nel riscontrare che il relativo decreto di ispezione era stato reso immediatamente disponibile alla stampa e non a loro, quali persone offese dal reato, in un contesto nel quale la Procura di Pavia si era formalmente impegnata a garantire la riservatezza della verifica investigativa”. Lo scrivono i legali della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna. “Al momento non sappiamo quale sia lo scopo di queste ulteriori verifiche” ma “sembrerebbero sovrapporsi agli accertamenti già compiuti in sede peritale nel contraddittorio tra le parti nel procedimento a carico di Alberto Stasi”. “C’era stato comunicato questo accertamento, ci è stato presentato come una ispezione dei luoghi e noi non abbiamo titolo a partecipare, essendo una attività della Procura”. Ha spiegato l’avvocato. Il legale ha chiarito che, da quanto si può capire, “i carabinieri effettueranno misurazioni, rilevazioni per ricostruire la scena del crimine, comprese le traiettorie delle tracce di sangue”. È difficile infatti, essendo passati 18 anni, che si tratti di una ricerca di oggetti o materiale biologico dell’epoca. “In un’ottica di rivisitazione e di approfondimento della dinamica omicidiaria, questo è un passaggio fondamentale e ben venga, perché, anche se è vero che era già stato fatto, mancavano sicuramente dei dati e immagino che quindi si voglia averli tutti per poter fare un’analisi ancora più approfondita. E credo che tutte le parti dovrebbero accogliere con favore questi ulteriori approfondimenti, aldilà delle polemiche e del fatto che alcuni accertamenti erano già stati fatti”. Lo spiega l’avvocata Giada Bocellari, uno dei legali di Alberto Stasi, Nei giorni scorsi, dopo diverse settimane di clamore con il ritorno del caso sulle prime pagine di tutti i giornali, c’era stata la reazione della famiglia Poggi, che a bocca dei loro legali (ed anche personalmente, rilasciando interviste televisive) avevano manifestato il loro disappunto sul diffondersi di false notizie, incontrollate a loro dire, che infangavano la memoria della figlia Chiara, assassinata nel 2007. “La famiglia Poggi è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno l’amata Chiara” Così il comunicato rilasciato alle agenzie dai loro legali. A denunciarlo erano stati gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna che rappresentano i familiari di Chiara Poggi – i genitori Giuseppe Poggi e Rita Preda e il fratello della vittima Marco – uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
Garlasco: laser, scanner e droni per ricostruzione in 3D. Carabinieri del Ris tornati in casa Poggi
