Prendere a pugni una persona che non vede bene è come spingere qualcuno a tradimento in un baratro. Quel baratro, per Matteo, ipovedente di 25 anni, è ora un letto del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Giovanni, dove è ricoverato da domenica sera, in prognosi riservata. Erano le 10.30 e il giovane stava aspettando la consegna dell’ordine davanti alla sua pizzeria preferita, in via Baccarini, una strada del quartiere Appio Latino di Roma che conosce a memoria. L’attacco è stato fulmineo: un uomo lo ha colpito con una serie micidiale di pugni, facendogli battere la testa sull’asfalto, per poi lasciarlo lì sanguinante. Provvidenziale l’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri della vicina stazione Tuscolana, che si trovava di passaggio e ha sollecitato la chiamata del 118. Poi il tam-tam sui social ha attivato gli abitanti di questo quartiere di solito molto tranquillo. L’aggressore è stato identificato e denunciato dai Carabinieri, che lo hanno rintracciato grazie alle testimonianze e all’esame delle telecamere di videosorveglianza. È un uomo di 32 anni, di origini spagnole ma residente nello stesso quartiere, noto ai servizi per problemi psichiatrici. È accusato di lesioni personali aggravate.






