venerdì, Agosto 8, 2025

Villa Pamphili: La donna non è morta per overdose

Sono ancora senza un nome madre e figlia neonata trovate morte sabato scorso all’interno di Villa Pamphili, a Roma. Nuovi sviluppi potrebbero arrivare dall’analisi dei reperti: c’è una tutina rosa, recuperata in un cestino a pochi metri di distanza dal corpo della piccola vittima, e anche un braccialetto che potrebbe appartenere alla madre. Elementi per ricostruire le loro ultime ore di vita, da incrociare con le testimonianze di chi avrebbe visto aggirarsi un uomo nei pressi del parco il giorno precedente al ritrovamento dei due corpi: forse il terzo componente del nucleo familiare il cui ruolo nella tragica vicenda è tutto da chiarire. La neonata presentava segni di strangolamento mentre sono incerte le cause della morte della donna, sui 30 anni, probabilmente proveniente dall’Est Europa. Stando ai primi esami tossicologici, non avrebbe fatto uso delle droghe più comuni, come cocaina ed eroina. Su di lei nessun segno di violenza, l’aspetto curato del suo corpo potrebbe far strada all’ipotesi che madre e figlia non fossero persone senza fissa dimora: o quantomeno che solo nei loro ultimi giorni di vita abbiano trovato rifugio all’interno di Villa Pamphili. Mentre sono al vaglio della Polizia le segnalazioni arrivate dopo la diffusione delle immagini dei tatuaggi della donna, si cercano tracce anche nelle strutture sanitarie al di fuori di Roma, per verificare se negli scorsi mesi possa aver partorito in un ospedale italiano.

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