Sono in crescita le contestazioni nei confronti del sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, relative a un’indagine sul presunto peculato d’uso di un’auto comunale. I consiglieri comunali di opposizione, costituiti dalla Lista civica Fiorelli, Lega Salvini Premier, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi Moderati, rifiutano le accuse e chiedono maggiore trasparenza e la convocazione di un consiglio comunale straordinario sul tema. Quattro consiglieri, in presenza del segretario generale, hanno ricevuto una lettera e, dopo averla sentita, l’hanno trasmessa alle autorità competenti.
Hanno precisato che si tratta di un atto di responsabilità civica e istituzionale, non di vendetta o manovra politica. Il loro obiettivo è vigilare sull’uso corretto dei beni pubblici, anche in casi di uso occasionale delle risorse comunali, sottolineando che le cifre di denaro coinvolte, anche se minime, non cancellano il principio di trasparenza. Le opposizioni contestano l’atteggiamento di Tidei, considerandolo come uno scontro personale e un tentativo di discredito, preferendo ancora una volta richiedere trasparenza.
Rimarcano che la richiesta di chiarezza riguarda tutti, maggioranza e opposizione, e non si tratta di accusare senza prove o di un attacco personale. Le opposizioni invitano a concentrarsi sul rispetto delle regole attuali, sottolineando che affrontare questioni del passato non aiuta a risolvere i problemi odierni.
La memoria selettiva viene condannata, affermando che l’obiettivo è capire chi rispetta le regole oggi. Correzione sulla composizione del Consiglio Comunale: Si precisano i numeri: il consiglio comunale è composto da 16 consiglieri, contrariamente ai 20 dichiarati da qualcuno. Richiesta di trasparenza e convocazione straordinaria: Le opposizioni invitano tutte le forze politiche ad evitare strumentalizzazioni e riscritture della storia.
Concludono annunciando di aver formalmente richiesto, durante la Commissione
Santa Marinella: “Chi interpreta la richiesta di trasparenza, forse ha smarrito il senso della responsabilità pubblica”
