mercoledì, Novembre 19, 2025

Delitto Garlasco, 11 consulenti per perizia Dna: si comincia dalla spazzatura, scontro tra esperti

E’il giorno cerchiato rosso dove inizierà uno scontro – previsti cira 11 consulenti solo per perizia sui Dna – che durerà mesi quello che prenderà il via oggi negli uffici della Questura di Milano. Sarà una partita che si giocherà su un terreno scientifico e il risultato su Dna e impronte sarà determinante nell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi con cui la Procura di Pavia ha di nuovo indagato Andrea Sempio, amico del fratello della ragazza uccisa 18 anni fa. Delitto Garlasco, l’aggressione a Chiara: “Nella villetta almeno 3 persone”, le nuove ipotesi Indagine che ha aperto uno scenario diverso da quello che ha portato alla condanna definitiva a 16 anni di carcere dell’allora fidanzato della vittima, Alberto Stasi. L’inizio dell’incidente probatorio è fisato alle 10.30 in via Fatebenefratelli, dove ha sede la polizia scientifica. Lì si troveranno Denise Albani e Domenico Marchigiani, i periti nominati dalla gip Daniela Garlaschelli, i consulenti dei pm, Carlo Previderè e Pierangela Grignani, e della difesa, Luciano Garofano, che fu il comandante dei Ris di Parma che si occuparono del caso, e Luigi Bisogno, ex ispettore superiore di Ps in pensione dal 2010 e con una notevole esperienza nel campo della dattiloscopia. Per i genitori e il fratello di Chiara ci saranno Marzio Capra, Dario Redaelli e Calogero Biondi e per Alberto Stasi, Ugo Ricci e Oscar Ghizzoni. Assieme a loro i legali, uno per la difesa, la parte civile e uno per Stasi. Dunque da oggi una schiera di esperti genetisti e dattiloscopici, alla presenza degli avvocati, si confronterà innanzitutto sulla utilizzabilità, allo stato attuale delle tecniche forensi, dei due profili genetici estrapolati dai margini ungueali di Chiara già durante il processo d’appello bis nei confronti di Stasi. Da quanto riferito il primo atto dell’accertamento irripetibile riguarderà la verifica dei verbali di custodia dei reperti ritirati giovedì scorso. Si tratta di parecchie pagine in cui, durante la prima inchiesta sul delitto, chi ha preso in carico il materiale raccolto ha messo nero su bianco una serie di dati: da chi fisicamente lo ha conservato, al modo in cui è stato conservato fino a chi ha assicurato che per qualche recondito motivo non sia stato alterato.

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