mercoledì, Luglio 30, 2025

G7 a Kananaskis. Trump: “Errore escludere la Russia”. Bilaterale nella notte fra Trump e la Meloni 

Il G7 canadese riserva una nuova sorpresa, dopo la partenza anticipata di Donald Trump per l’escalation in Medio Oriente. I leader, aggiustando il linguaggio della bozza, sono riusciti a convincere il presidente americano a firmare una “dichiarazione sui recenti sviluppi tra Israele e Iran”, dopo il suo iniziale rifiuto. Nella premessa i sette ribadiscono il loro “impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente” e affermano in questo contesto che “Israele ha il diritto di difendersi”, confermando il loro “sostegno alla sicurezza di Israele” ma affermando “anche l’importanza della protezione dei civili”.   Quindi hanno puntato il dito contro Teheran accusandolo di essere “la principale fonte di instabilità e terrore nella regione” e ricordando di aver sempre  “affermato con chiarezza che l’Iran non deve mai ottenere un’arma nucleare”. Quindi il passaggio chiave, dopo la modifica della formulazione iniziale che prevedeva solo un appello alla de-escalation del conflitto tra Israele e Iran: “sollecitiamo che la risoluzione della crisi iraniana porti a una più ampia de-escalation delle ostilità in Medio Oriente, compreso un cessate il fuoco a Gaza”. Infine l’assicurazione che “resteremo vigili rispetto alle implicazioni per i mercati energetici internazionali e pronti a coordinarci, anche con partner che condividono i nostri stessi valori, per tutelare la stabilità del mercato”. Un primo successo del premier Mark Carney, padrone di casa del G7, e del coordinamento degli alleati, che hanno tessuto una paziente tela diplomatica, salvando per ora l’unita’ del gruppo. Salta il primo incontro tra il presidente sudcoreano Lee Jae-myung e quello americano Donald Trump: atteso a margine del G7 in Canada con un’agenda fitta a partire dal corposo dossier commerciale, il faccia a faccia è stato cancellato a causa della partenza anticipata del tycoon per Washington sulla crisi in corso tra Israele e Iran. Lo riferisce la Yonhap, in base a quanto comunicato dall’Ufficio presidenziale di Seul, secondo cui è confermato il bilaterale con il premier nipponico Shigeru Ishiba, anche in questo caso il primo di Lee, insediato alla presidenza sudcoreana appena il 4 giugno. A margine del Vertice G7 di Kananaskis, e alla viglia della sessione dedicata ai temi di politica estera, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il colloquio ha permesso di discutere dei più recenti sviluppi in Iran, riaffermando l’opportunità di riaprire la strada del negoziato. Il Presidente Meloni, nel corso della conversazione, ha anche ribadito la necessità, in questo momento, di lavorare per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza. La conversazione ha infine permesso al Presidente del Consiglio di confermare l’importanza del conseguimento di un accordo sul negoziato commerciale UE-USA e di affrontare il tema delle prospettive del prossimo Vertice NATO dell’Aja. Al vertice del G7 in corso a Kananaskis, in Canada, c’è “un consenso per la de-escalation” tra Israele e Iran: lo ha detto il primo ministro della Gran Bretagna, Keir Stermer, durante un punto stampa con i giornalisti. Le dichiarazioni del capo di governo sono state rilanciate da media locali e internazionali. “Ovviamente, ciò che dobbiamo fare oggi è mettere insieme questa volontà e chiarire come realizzarla” ha aggiunto Starmer. “Il rischio di un’escalation del conflitto è però a mio avviso evidente e le implicazioni, non solo per la regione ma a livello globale, sono davvero enormi”.

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