L’esposto presentato alla Procura della Repubblica, all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Prefettura di Roma, redatto da Silvio Dionisi, solleva importanti questioni sulla trasparenza e sulla correttezza amministrativa in relazione all’approvazione del Piano di sviluppo strategico ed economico (Psse) da parte del Consiglio comunale di Civitavecchia. In particolare, il documento mette in luce potenziali conflitti di interesse e omissioni nella dichiarazione patrimoniale del sindaco Marco Piendibene. Dionisi evidenzia che il sindaco Piendibene risulta proprietario, insieme alla sorella, di due particelle catastali e di un immobile adibito a deposito, inseriti all’interno del perimetro del Psse. Sebbene la quota di proprietà sia apparentemente marginale (circa il 3%), il fatto che tali beni si trovino in un’area potenzialmente soggetta a futura trasformazione urbanistica potrebbe determinare un aumento significativo del loro valore economico. Il Piano, come strumento strategico di pianificazione, favorisce la trasformazione di aree agricole in industriali, portando a un incremento del valore delle proprietà coinvolte. Dionisi sottolinea che il cambio di destinazione d’uso, anche se non sancito direttamente dal Psse, potrebbe essere incentivato dal piano stesso, creando un possibile conflitto tra l’interesse pubblico e quello personale del primo cittadino.






