Si chiama Charles Francis Kaufmann e non Rexal Ford l’uomo arrestato nell’isola greca di Skiathos e accusato di aver ucciso la bambina di pochi mesi trovata priva di vita il 7 giugno scorso a Villa Pamphili. Risale al 2019 il falso passaporto con cui è arrivato in Italia – secondo gli inquirenti – nell’aprile 2025, senza lasciare tracce sue, della sua compagna o della bambina in alberghi o altre strutture ricettive romane. L’11 giugno, 4 giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri di mamma e figlia, il volo per l’egeo. In Italia Kaufmann alias Ford era anche alla ricerca di finanziamenti, spacciandosi per regista e produttore di un film. Gli esami hanno potuto confermare che la bambina era figlia della donna che si faceva chiamare Stella Ford, secondo alcuni testimoni. Sul corpo della piccola c’erano i segni di una morte violenta, mentre non ce n’erano sul cadavere della mamma, trovata a poche decine di metri di distanza dalla bambina, alcune ore dopo. Gli esami istologici e tossicologici diranno qualcosa di più sulle cause della morte ma anche la vita della donna è avvolta nel mistero: non se ne conosce ancora l’identità. Intanto è stato inoltrato alla Grecia il mandato di arresto europeo nei confronti di Ford/Kaufmann. I tempi per l’esame della richiesta dovrebbero essere brevi, per la fine del mese l’uomo potrebbe arrivare a rispondere ai magistrati della Procura di Roma. intanto potrà essere acquisito il suo Dna, per verificare se sia il padre della bambina.
