sabato, Novembre 22, 2025

Abusi sul figlio minore della coppia che lo ospitava, arrestato 30enne

Era stato accolto in casa da una famiglia conquistandosi la fiducia di tutti e rimanendo ospite per cinque anni prima di trasferirsi in Canada per lavoro. Ma per oltre quattro anni, nell’apparente tranquillità di un nucleo familiare allargato, si erano consumati reiterati abusi sessuali ai danni del figlio minorenne della coppia. Per questo un trentenne romano è stato rintracciato ed arrestato dalla Polizia. Tutto è iniziato nel momento in cui i genitori della vittima, notando i comportamenti anomali del ragazzo, si sono decisi a scavare a fondo tra le chat sul suo cellulare, trovando alcune tracce degli abusi che il giovane avrebbe subito. Da lì è partita immediatamente la denuncia che ha dato il via alle indagini della Polizia di Stato. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo avrebbe a poco a poco carpito la fiducia del ragazzo, fino a diventare per lui un punto di riferimento a tal punto da convincerlo a subire atti sessuali. Le violenze, ripetute, si consumavano dentro le mura domestiche. Un’escalation culminata nell’installazione sul telefono della vittima di un’applicazione spia, per tenere sotto controllo e manipolare le sue conversazioni con i coetanei. Un’abitudine che l’uomo ha mantenuto anche dall’altra parte dell’oceano, seppur con maggiore discrezione. La reazione dell’uomo di fronte alla volontà del ragazzo di chiudere ogni ponte virtuale con lui ha portato definitivamente alla luce la vicenda. Il 30enne ha infatti cercato di prendere contatti con gli amici della vittima, nel tentativo di risentirla o rivederla. Alla luce degli elementi raccolti a suo carico, la Procura ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari l’emissione nei suoi confronti della misura cautelare in carcere ed ha incaricato gli agenti del Distretto Fidene di eseguirlo. Tramite il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia -Interpol, in breve tempo, il trentenne è stato rintracciato in Canada. L’emissione del mandato di arresto internazionale e la collaborazione tra i due Paesi hanno consentito di espellere l’indagato in Italia. Una volta atterrato a Fiumicino, l’uomo è stato preso in consegna dagli agenti del Distretto Fidene e della Polizia di Frontiera ed associato al carcere romano di Regina Coeli. È gravemente indiziato del reato continuato di atti sessuali con minore.

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