La sconosciuta uccisa a Villa Pamphili, a Roma, si chiama Anastasia e a riconoscerla, dalla Russia, è stata la madre. Lo afferma il programma “Chi l’ha visto” che – tramite una telespettatrice – è riuscito a contattare una donna che dice di essere la madre della giovane trovata morta a Villa Pamphili. “È mia figlia”, ha detto la signora al programma di Rai 3. La conferma sull’identità della donna trovata senza vita è arrivata dalla Procura della Capitale che, in una nota, spiega che si è arrivati a identificare la 28enne “grazie alla collaborazione della FBI e delle autorità maltesi”. Si chiamava Anastasia Trofimova ed era nata a Omsk, in Russia, il 21/09/1996. La donna risulta entrata a Malta nel settembre 2023 utilizzando un passaporto con il nominativo presso l’ambasciata statunitense. A Malta era stata avviata la pratica di registrazione della bambina con il nominativo di Andromeda Ford nata a Malta il 14 giungo 2024. La bimba, dunque, è morta prima di compiere un anno. La ragazza, spiega sempre la trasmissione “Chi l’ha visto”, era andata a studiare inglese a Malta, dove aveva conosciuto Rexal Ford. La madre l’ha sentita l’ultima volta in videochiamata il 27 maggio. C’era anche l’uomo, che le assicurava di essere una brava persona e di voler mettere su famiglia. In base a quanto accertato dagli inquirenti, coordinati dall’aggiunto Cascini, Francis Kaufmann alias Rexal Ford sarebbe arrivato a Malta circa un anno e mezzo prima di lei e si sarebbero conosciuti nel settembre del 2023 sull’isola. Con una mail del 2 giugno scorso, la ragazza diceva alla madre di avere dei problemi con il compagno, ma che stavano cercando di risolverli. Mentre in una conversazione con un suo amico, Rexal Ford diceva di essere stato lasciato e che la ex “non fosse più interessata ad essere madre”. Il nome della bambina è Andromeda, anche se successivamente è stata chiamata Lucia. “Dov’è ora quest’uomo?”, ha chiesto la mamma di Anastasia durante la trasmissione “Chi l’ha visto”. Alla donna erano arrivate le foto di lui con la bimba in braccio. Le ha mostrate al programma e ha anche fornito un dettaglio della figlia: il piede con il tatuaggio che corrisponde esattamente a quello mostrato dalla polizia. “La comparazione delle impronte della vittima con quelle riportate sul passaporto consentirà di acquisire definitiva certezza in merito alla identificazione”, spiega il comunicato della Procura di Roma.